Mostre e convegni

Lecco, mostra dedicata al primo Ragno: Gigi Vitali, l’alpinista “simpatico”

Vittorio Ratti e Gigi Vitali (Photo arch. famiglia Vitali courtesy www.modisca.com)
Vittorio Ratti e Gigi Vitali (Photo arch. famiglia Vitali courtesy www.modisca.com)

MALGRATE, Lecco — Quando arrampicava, lo faceva con una tale eleganza da sembrare un vero e proprio ragno agli occhi di Tita Piaz. Fu Germano “Gigi” Vitali, uno dei più celebri alpinisti d’inizio secolo, ad ispirare il nome del gruppo alpinistico lecchese destinato a segnare la storia del XIX secolo: i Ragni di Lecco. A lui è dedicata una mostra, visitabile da domani 29 settembre fino al 14 ottobre presso la biblioteca Comune di Malgrate (LC) via Agudio 10.

L’esposizione, a cura di Alberto Benini e Ferruccio Ferrario racconta la personalità e le imprese di una fra le figure più rilevanti e meno ricordate della scuola alpinistica lecchese. Gigi Vitali, dotato di grandissimo fascino e di un tratto singolarmente elegante, formò con Vittorio Ratti una storica cordata che portò all’apertura delle celeberrime vie alla Su Alto (Civetta) e all’Aiguille Noire (Monte Bianco). Vitali è ricordato anche per il suo carattere gioviale e trascinatore, che lo portò a stringere amicizie con alpinisti di varie provenienze, aprendo a sé e ai suoi amici una serie di possibilità di esprimersi al di fuori delle “montagne di casa”.

Il gruppo Ragni” venne fondato nel 1946 da Giulio e Nino Bartesaghi, Franco Spreafico, Emilio Ratti e Gigino Amati, ai quali si aggiunge poco dopo Gigi Vitali, soprannominato da Tita Piaz “Il Ragno” per via della sua particolare eleganza nell’arrampicare.

Dopo la guerra Vitali diventerà l’insostituibile collaboratore del conte Aldo Bonacossa, incaricato dal C.A.I. della redazione del volume della Guida dei Monti d’Italia dedicato alla regione compresa fra il Passo di Monte Moro e il Passo del Sempione, zona dove finì per aprire diverse vie nuove che si aggiungono alle diverse prime ascensioni compiute fra Grigne, Resegone e Mesolcina. Vitali scomparve nel 1962, a soli 49 anni, pochi mesi dopo la tragica scomparsa del figlio Dario annegato nel lago. Ma già nel 1948 fu costretto ad abbandonare l’attività alpinistica a seguito di un grave incidente in moto.

La mostra “Fascino, agilità, Fantasia: Gigi Vitali, l’alpinista simpatico”, è organizzata dal Cai – Sezione di Lecco Riccardo Cassin. E’ costruita con immagini tratte da tre album fotografici messi a disposizione dalla nipote Patrizia, grazie alle ricerche di Gianni Magistris e di Matteo Abate. E’ già stata esposta la scorsa primavera ad Acquate a al Rifugio Porta ai Piani Resinelli in occasione della manifestazione Monti Sorgenti del Cai Lecco. Ora sbarca a Malgrate, dove Vitali visse a partire dal 1947, dopo il matrimonio.

La mostra sarà esposta alla Sala del Camino di Palazzo Agudio dal 29 settembre al 14 ottobre 2012. L’inaugurazione ufficiale sarà sabato 29 settembre ore 17. L’ingresso è libero. Orari di apertura al pubblico: da lunedì a venerdì: 15.00-18.00 / sabato: 9.00-12.00 / domenica: 10.00-12.00.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close