MONTEMONACO, Ascoli Piceno — É stato un elicottero ad avvistare ieri mattina il corpo senza vita del 30enne disperso da una dozzina di giorni sui Monti Sibillini. L’uomo era scomparso durante un’escursione: secondo le prime ricostruzioni la morte risalirebbe a molti giorni fa e sarebbe dovuta ad una caduta.
Sono iniziate l’8 settembre le ricerche per il 30enne di Cesenatico scomparso durante un’escursione sui Monti Sibillini. La sua macchina era stata ritrovata a Forca di Presta, un valico a 1.550 metri ai piedi del Monte Vettore che divide la provincia di Ascoli Piceno da quella di Perugia.
La zona è stata perlustrata da Carabinieri, vigili del fuoco, agenti della Forestale, nonchè dai volontari di Protezione Civile. Soccorso alpino e Cai, ma è stato un elicottero del Corpo forestale dello Stato ad individuare ieri mattina la salma, incastrata tra alcune rocce.
Il corpo si trovava infatti in un canalone del Monte Argentella, cima di 2201 metri a poca distanza dal Monte Vettore. Le operazioni di recupero sono durate circa 3 ore a casua del luogo piuttosto impervio. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dalle autorità e pubblicate dai quotidiani locali, la vittima sarebbe precipitata per circa 200 metri finendo nel canalone e sarebbe morta poco dopo.
