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Sfere di cemento per tappare il vulcano

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GIAKARTA, Indonesia — Da nove mesi quel vulcano diffondeva una marea di fango maleodorante su campi e coltivazioni costringendo alla fuga 15mila persone. E allora le autorità hanno deciso di intervenire in maniera drastica: con 1500 sfere di cemento, dal peso di 250 chili ciascuna, tenteranno di chiudere la bocca al cratere.

L’ esperimento, senza precedenti, verrà tentato a Surubaya, la seconda città dell’Indonesia, a Giava Est. Geologi e ingegneri indonesiani stanno cercando di "tappare", almeno in parte, il vulcano di fango.  
 
«Introducendo le sfere a gruppi di cinque, tenute insieme da cavi di acciaio, non speriamo certo di tappare completamente il vulcano, ma almeno di ridurre della metà il flusso di fango eruttato senza sosta dalla fine di maggio del 2006, al ritmo di circa 100mila metri cubi al giorno» hanno spiegato gli ingegneri.
 
Certo la situazione laggiù si è fatta insostenibile. Il vulcano di Surubaya riversa sul circondario qualcosa come 50 piscine olimpioniche di fango al giorno, azzerando l’economia locale,
 
I vulcani di fango sono un fenomeno abbastanza diffuso lungo la Cordigliera di fuoco. Dalle loro bocche non esce lava, bensì una miscela di acqua, idrocarburi e gas come anidride carbonica e metano. Il tutto a temperature a temperature non oltre i 50 gradi. Ci sono vulcani di fango molto attivi in Azerbaijan e persino alcune bocche sull’Etna, nei comuni di Paternò e Belpasso.
Secondo la comunità scientifica indonesiana, l’eruzione di Surubaya sarebbe colpa di una compagnia di estrazione di idrocarburi, di proprietà della famiglia del ministro del Welfare Aburizal Bakrie. Nel corso dei lavori di trivellazione di un pozzo di 3 km, avrebbero bucato un deposito di fango sotto pressione. Secondo altri esperti invece il fenomeno sarebbe del tutto naturale.
 
Certo è che il rimedio rischia di essere peggiore della causa. Secondo molti, il tappo con sfere di cemento  potrebbe mandare il flusso di fango in pressione e provocare un’esplosione.

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