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Scala l’Olympic Stadium senza mani e senza gambe per promuovere le Paraolimpiadi

Jamie Andrew sul Olympic Stadium (Photo courtesy dailyrecord.co.uk)
Jamie Andrew sul Olympic Stadium (Photo courtesy dailyrecord.co.uk)

LONDRA, Inghilterra — Tredici anni fa, sulla Nord de Le Droites al Monte Bianco, aveva perso mani e piedi per gravi congelamenti. Oggi è tornato allo sport, diventando protagonista di una scalata “epica” sulle pareti dell’Olympic Stadium di Londra, dove domani verranno inaugurate le Paralimpiadi.

Il nome dell’audace climber è Jamie Andrew. Scozzese di nascita, ha 43 anni e ha dichiarato alla stampa di aver voluto compiere quest’impresa per richiamare l’attenzione sulle Paralimpiadi che inizieranno domani a Londra. Per scalare lo stadio, Andrew ha utilizzato un supporto meccanico per sollevarsi di ben 60 metri in 10 minuti, e poi è sceso in corda doppia.

“Voglio evidenziare la tremenda forza degli atleti disabili – ha detto Andrew al Daily Record – e la loro abilità. Ritornare a scalare dopo quell’incidente è stata la mia più grande sfida”.

Il suo incidente su Les Droites fu riportato da tutti i giornali nel 1999. L’alpinista rimase bloccato per 4 giorni sulla parete nord della montagna insieme al compagno Jamie Fisher, con temperature che di notte scendevano sotto i 30 gradi sottozero. Fisher morì, mentre Andrew fu recuperato in fin di vita e dovette subire l’amputazione di mani e piedi per sopravvivere.

Dopo l’incidente, Andrew ha voluto continuare a fare sport. Ha scalato il Kilimanjaro e il Ben Nevis, ha corso la London Marathon, si è dato al parapendio e alla speleologia.

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