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Soccorsi nella notte, interventi alle Cinque Torri e alla Civetta

Rifugio Torriani al Civetta (Photo www.listolade.it)
Rifugio Torriani al Civetta (Photo www.listolade.it)

CORTINA D’AMPEZZO, Belluno — Due interventi nella notte sulle Dolomiti bellunesi. Una coppia di rocciatori austriaci è stata recuperata dopo che era rimasta incrodata sulla Seconda Torre delle Cinque Torri: l’allarme era stato dato dal rifugista, che ha sentito gridare uno dei due ragazzi calatosi fino all’attacco della via. Sul monte Civetta invece 5 turisti cechi si sono trovati in difficoltà sulla via normale, lungo il versante zoldano. Uno del gruppo infatti, non è riuscito a proseguire per via di un forte dolore al ginocchio: mentre alcuni di loro tornavano al rifugio, l’infortunata e due compagni sono rimasti in quota, assistiti dagli uomini del soccorso alpino,  aspettando che arrivasse l’alba e con lei l’elicottero dei soccorritori.

Il primo incidente si è verificato sulle Cinque Torri, nel gruppo del Nuvolau, nelle Dolomiti Ampezzane. I due rocciatori stavano scendendo in corda doppia dalla Torre del Barancio, che fa parte della Seconda Torre, quando, a una quarantina di metri dalla base della parete, una corda è rimasta incastrata nella roccia. Secondo quanto riferisce il Soccorso alpino veneto, dopo aver assicurato in sosta la compagna su una cengia, il ragazzo ha unito corda e fettucce, si è calato fino all’attacco della via e ha iniziato a chiedere aiuto a voce. Le sue urla sono state avvertite al rifugio Cinque Torri, posto a 2137 metri di quota, da dove attorno alle 22 è partita l’allarme.

Una squadra di soccorritori della stazione di Cortina d’Ampezzo ha raggiunto quindi la torre nella notte: i tecnici hanno scalato la via fino al punto in cui si trovava la rocciatrice, una ragazza di 25 anni e l’hanno aiutata a scendere a terra.

L’altra richiesta di aiuto è partita ieri sera. Cinque escursionisti della Repubblica Ceca infatti, si sono trovati in difficoltà sulla via normale alla Civetta, lungo il versante zoldano. Avevano lasciato il rifugio Torrani, sito a 2.984 metri di quota, intorno alle 20, diretti verso valle, ma 300 metri più giù, a circa 2.650 metri di quota, una donna del gruppo, ha iniziato ad avvertire un forte dolore al ginocchio che le ha impedito di continuare a camminare. Intorno alle 22 quindi è stato richiesto l’intervento del Soccorso alpino della Val di Zoldo: una squadra ha risalito la normale, portando con sé teli termici e materiale per coprire l’infortunata, mentre il gestore del Torrani ritemprava la comitiva con bevande calde.

Due escursionisti sono tornati al rifugio per passare la notte, mentre il compagno della donna, un amico e due soccorritori sono invece rimasti con lei fino alle prime luci del giorno, momento in cui è potuta decollare l’eliambulanza di Pieve di Cadore. L’elicottero è arrivato sul posto e li ha recuperati utilizzando un verricello. L’escursionista è stata quindi trasportata all’ospedale di Agordo per gli accertamenti del caso.

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Un commento

  1. Alle 20 sono partiti dal Torrani ?
    e chi pensano di essere questi?
    madrakuel ?

    servono 4/5 ore per scendere, CNSAS e Venturino a parte …

    a calci coi ramponi … altro che!

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