CHILAS, Pakistan — E’ in corso il tentativo di vetta al Nanga Parbat lungo la mitica Mazeno Ridge. Sandy Allan, Rick Allen e Cathy O’Dowd, insieme ai nepalesi Lhakpa Rangdu Sherpa, Lahkpa Nuru Sherpa e Lakpa (Zarok) Sherpa, stanno percorrendo la lunghissima cresta dell’ottomila himalayano, e sono ormai a un passo dalla vetta. Secondo l’ultimo messaggio lasciato ieri su twitter, il cattivo tempo avrebbe fermato l’attacco alla cima, ma il gruppo starebbe comunque lentamente procedendo.
“Cattive notizie dal meteo. Venti a 8000 metri: troppo pericoloso nel nostro probabile giorno di cima. Continuiamo a muoverci sperando che le cose migliorino”. Questo l’ultimo twitt inviato ieri dalla O’Dowd, un messaggio che indica al contempo che il tentativo di vetta al Nanga Parbat lungo l’inviolata Mazeno Ridge è ancora in corso, e che gli alpinisti sono ormai vicinissimi agli 8.125 metri della cima della montagna pakistana.
Sempre ieri l’alpinista sudafricana comunicava sul social network che il team aveva completato tre delle salite più alte della Cresta Mazeno. Accennava brevemente al fatto che Allen era caduto nella crepacciata terminale, e Lhakpa Rangdu Sherpa in un crepaccio, ma che fortunatamente gli incidenti non avevano avuto serie conseguenze. Nei giorni precedenti gli alpinisti hanno dormito più volte a quota 7000, procedendo lentamente a causa della neve alta e farinosa.
La cresta Mazeno, lunga circa 10 chilometri, non è mai stata percorsa interamente nella storia dell’alpinismo. Il forte team è partito per il tentativo il 2 luglio scorso, in teoria con cibo sufficiente massimo a 10 giorni di scalata. Secondo i piani gli alpinisti, dopo aver toccato la cima del Nanga, dovrebbero scendere dal versante Diamir.
