BERGAMO — Temperature roventi e afa asfissiante? Per le Alpi e per il Nord, forse no: l’allarme caldo che i media rincorrono a gran voce per questa settimana pare sarà in realtà relegato sotto il Po. La terza ondata di calore della stagione non sarà infatti così invadente come si pensava. L’alta pressione africana rimarrà di fatto confinata alle basse latitudini, interessando in primis il Meridione e parte del Centro, lambendo solo marginalmente il Nord che invece risentire in parte delle perturbazioni atlantiche il transito oltralpe.
Per le regioni settentrionali si profila così una settimana si calda ma non eccessivamente con ancora episodi di instabilità su Alpi e Prealpi ed occasionalmente anche sulle alte pianure. Se al Sud i termometri torneranno a sfiorare o addirittura superare i 40°C al Nord non si andrà oltre i 35-36°C dell’Emilia Romagna, la regione più calda tra tutte quelle settentrionali.
l’alta pressione non riuscirà ad imporsi, lasciando così campo libero ad una circolazione di aria più fresca presente sul centro Europa, che conterrà l’avanzata del caldo verso Nord e determinerà il transito in successione su Alpi e Prealpi di sistemi instabili, con piogge e temporali in locale sconfinamento anche sulla Valpadana, specie centro orientale.
Ad Aosta e Trento le minime saranno attorno ai 15-19 gradi, con massime non oltre i 31°. Negli altri capoluoghi del Nord, le temperature si aggireranno in media tra i 22° di minima e i 28-30° di massima.
