Alpinismo

Manaslu, ucraini a caccia di vie nuove

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KIEV, Ucraina — Lo sapevate che in Ucraina hanno la nazionale di alpinismo? Ebbene sì. E non scherza. Quest’anno il suo ambizioso obiettivo – fresco di certifica da parte della federazione ucraina di alpinismo e di arrampicata – sono due vie nuove nel gruppo del Manaslu, in Himalaya.

Un obiettivo è la prima salita di un picco inviolato di 6.300 metri circa che si erge sul versante sud del massiccio del Manaslu. L’altro è di aprire la prima via sulla parete nord-est dell’Himal Chuli (nella foto), che è quasi un ottomila: 7.893 metri.
 
Le ricognizioni ucraine nella zona sono iniziate sette anni fa. Nel maggio del 2001, la nazionale ucraina di alpinismo ha aperto una via nuova che porta alla vetta principale del Manaslu (8.163 metri) lungo la cresta sud-est, con la spedizione “Ukraine-Himalaya” guidata da Valentin Simonenko e dedicata al decimo anniversario dell’indipendenza ucraina.
 
La spedizione di quest’anno ne vuole seguire le orme, e si chiamerà "Ukraine – Himal 2007". Partirà a marzo e sarà guidata da Michael Zagirnyak, che già partecipò alla spedizione del 2001. A comporre la squadra di alpinisti ci sono Sergey Pugachev (anch’egli presente nel 2001), Vladimir Mogila, Alexander Lavrinenko e alcuni giovani tra cui Verbitsky, Dubrovin, Tsushko.
 
Ancora in forse la partecipazione di Jury Kruglov (recentemente balzato agli onori delle cronache per aver scalato la Nord dell’Eiger) e Sergey Kovalev (fresco di successi sulle Torri del Paine). Mogila e Lavrinenko, tra le altre imprese, hanno aperto insieme una nuova via sulle Torri di Trango nel 2003.
 
Gli allenamenti si svolgeranno, per la maggior parte, in Crimea, "dove – come recita il comunicato ucraino – le condizioni climatiche invernali sono a volte simili alle Alpi, a volte tremende come in Patagonia".
 
 
Sara Sottocornola

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