Turismo

Turismo in crisi? Sulle Orobie la vacanza tiene

Ciclabile Val Seriana (Photo courtesy bergamo.corriere.it)
Ciclabile Val Seriana (Photo courtesy bergamo.corriere.it)

BERGAMO — Buone notizie per le montagne bergamasche, in un anno nero per la crisi economica e per il turismo. Secondo i dati del rapporto annuale 2011 dell’Osservatorio turistico della Provincia di Bergamo, presentati nei giorni scorsi, le Orobie, dalla valle Imagna alla val di Scalve si confermano sempre di più come meta per le vacanze estive.

I dati sono stati presentati da Andrea Macchiavelli, dell’Università di Bergamo, agli operatori turistici ed lberghieri del territorio. L’andamento turistico generale della provincia è positivo, dopo un 2010 già in crescita. Quest’anno si è registrato un aumento del 5,8% delle presenze e del 15,8% degli arrivi. Crescono in particolare gli stranieri, per la maggior parte tedeschi, con il 9.5% seguiti dai britannici e dai francesi con l’8%. Molti di loro scelgono di visitare la città di Bergamo. Ottima anche la crescita dei laghi, che vedono un 18,8% di turisti in più.

Una grande presenza di polacchi caratterizza le destinazioni montane, non solo invernali ma anche estive. Secondo la ricerca, tutte le valli hanno segnato un incremento di presenze e arrivi: la Val Seriana e la Val di Scalve mostrano la crescita maggiore, con un 14,4% in positivo. Il 16 per cento dei turisti diretti in montagna risulta straniero, e forse anche per questo sembra pagare la scelta delle località bergamasche di investire sul turismo.

“Da quando abbiamo avviato uno Iat (Informazioni e Accoglienza Turistica) – ha detto Laura Benzoni, dello Iat della Val Seriana, al Giorno – c’è stato un boom di richieste di informazione. Tanto che ci siamo ritrovati senza cartine: invitiamo la Provincia a rifornirci al più presto”.

B&B, ostelli, agriturismi sono le strutture più scelte, anche se sono in crescita anche gli alberghi. Peccato che la ricerca non consideri le seconde case, che pare siano comunque molto gettonate proprio a causa della crisi, che fra l’altro ha provocato un accorciamento dei soggiorni e un abbassamento della spesa media giornaliera rispetto a 10 anni fa.

Non così bene i dati sulle presenze invernali. Complice un inverno caldo e avaro di precipitazioni, quest’anno la stagione ha avuto risultati disastrosi, con cali che in alcune località hanno toccato picchi del 76%.

Ma anche di fronte a questo, gli operatori bergamaschi restano ottimisti, anche grazie alla posizione strategica dell’aeroporto che sorge vicino a Bergamo. “Orio traina sempre più i flussi turistici verso Bergamo – ha detto l’assessore provinciale al Turismo, Giorgio Bonassoli, al Giorno – e gli effetti benefici si fanno sentire un po’ su tutte le aree, con le soli eccezioni della pianura e dell’Isola”.

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