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Lecco, gli orsi sono due? Trovate pecore sbranate

Orso (photo courtesy discoveryalps.it)
Orso (photo courtesy discoveryalps.it)

LECCO — Sembra ormai certa la presenza dell’orso nel lecchese. Anzi, forse di due orsi: secondo le ultime notizie, si tratterebbe infatti di una coppia di plantigradi che nei giorni scorsi ha ucciso due pecore nei prati di Somana, frazione di Mandello del Lario. Un altro avvistamento è avvenuto ieri sulle montagne dell’alto Lario. Ma la Provincia invita alla calma: “non c’è nessun pericolo per l’uomo”.

Secondo quanto riferito da Valsassinanews, nella notte di martedì presso un agriturismo di Mandello sarebbero state sbranate due pecore e ferite altre due. A poca distanza sarebbe stata ritrovata anche la carcassa di un capriolo, che però sarebbe ancora all’esame degli esperti che cercano di stabilire se la morte possa essere attribuita all’aggressione di un orso. La Polizia Provinciale, giunta sul luogo con dei veterinari, avrebbe rilevato un’impronta “inconfondibile” di orso e altre tracce nelle vicinanze.

Ieri, poi, sarebbe avvenuto un altro avvistamento sulle montagne sopra Colico.

Ma perchè si parla di due orsi? A far nascere i sospetti è stato l’avvistamento di plantigradi a pochissime ore di distanza ma in due luoghi molto diversi, prima a Ballabio e poi in ValVarrone. A Mandello poi, dopo l’aggressione, qualcuno dichiara di aver visto i due orsi aggirarsi insieme nella zona. Se questi ultimi siano avvistamenti reali oppure frutto di suggestione, al momento non è dato a sapersi.

Tant’è che però l’amministrazione provinciale lecchese ha sentito il dovere di indire una conferenza stampa sulla questione, invitando la popolazione a non preoccuparsi: negli ultimi 150 anni in Italia non sono state documentate aggressioni dell’orso bruno nei confronti dell’uomo.

Gli esperti hanno confermato che con ogni probabilità un orso si sta aggirando tra le Grigne e la Valsassina, ma che si tratta quasi sicuramente di un solo esemplare in continuo spostamento. Secondo Valsassinanews, le autorità hanno altresì comunicato che “si tratta di una specie assolutamente inoffensiva per l’uomo e anzi, si deve considerare la presenza di questa fauna come una potenziale risorsa turistica, come in Trentino”.

Anche la Asl avrebbe invitato alla calma, dicendo che sulle alpi orientali ci sono solo una quarantina di orsi e che perciò il rischio di incontrarne uno è davvero basso. Pietro Gatti, referente per la Provincia di Lecco del progetto LIFE Arctos, ha detto inoltre che “Non si bisogna preoccuparsi nel caso se ne incontri uno, perché potenzialmente “è più pericoloso un cane”; per difendersi basta spaventarlo, magari sparando in aria, ma non va in alcun modo ferito”.

 

More info: www.valsassinanews.com

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11 Commenti

  1. Alcune considerazioni:
    L’orso bruno per natura non si ciba di carne umana, come la stragrande maggioranza degli squali. Qualora si sentisse in pericolo, e questo riguarda in particolare, ma non solo, le madri con cucccioli al seguito, potrebbe aggredire, per difesa, ogni da lui/lei ritenuta fonte di pericolo.
    Qualora, venuto a contatto con cibo a lui gradito, portante odore umano, associasse i 2 fattori, [potrebbe diventare pericoloso anche per la sua nutrizione: guai dargli del cibo direttamente, ma anche i rifiuti urbani possone diventare fonti di pericolo
    Cosa vuol dire “sparare in aria”: dobbbiamo forse recarci con armi da fuoco nelle nostre montagne?
    Molto perplesso, AT

  2. “Non si bisogna preoccuparsi nel caso se ne incontri uno, perché potenzialmente “è più pericoloso un cane”; per difendersi basta spaventarlo, magari sparando in aria, ma non va in alcun modo ferito”.

    Fortuna che quando giro in montagna porto sempre con me il mio fidato winchester!

  3. In generale in montagna esistono molti pericoli, un orso credo che lo aumenti di una frazione davvero esigua. Certo è abbastanza dannoso per gli allevatori, che comunque hanno dei rimborsi.
    Al di là della mia perplessità sull’utilità (turistica??) del ripopolamento di orsi, lupi, ecc. non vedo particolari “controindicazioni”. Tuttavia credo che la salvaguardia ambientale passi per altre azioni.

  4. Effettivamente, “sparare in aria” mi sembra abbastanza ridicola come affermazione. Magari la prossima volta che vado in Grigna mi porto dietro la coca cola e sparo dei rutti mostruosi…. Roba da matti

  5. Un tempo si andava in montagna con la speranza di incontrare un capriolo, un camoscio, la rara lince…l’aquila, la poiana,etc. ma non certo l’orso. L’introduzione del mitico plantigrado in Trentino, tanto voluto dai burocrati scaldasedie finti ambientalisti funzionari senza arte nè parte, irresponsabili idioti incapaci da non capire la cosa più banale : che in questi territori così antropizzati, l’introduzione dell’orso sarebbe stata una stupidaggine inutile e che, col tempo avrebbe creato problemi a non finire. Il fatto che sbrani regolarmente pecore, asini, cavalli, etc. non interessa a nessuno…tanto la Provincia rimborsa; la vita di questi animali inermi non desta nessuna pietà…loro non hanno diritto di vivere…se l’orso li sbrana fa parte della legge di natura. Mi chiedo il senso di reintrodurre un animale il quale è solo in grado di fare danni e creare la paura tra la popolazione ed i turisti che, a quanto si apprende dalle cronache locali, stanno pensando seriamente di evitare i territori in cui sua maestà vaga per boschi e prati creando solo danni e potenziali pericoli. Scrutarlo per mero caso ad una distanza di cento metri? E chi se ne importa! Molto meglio se non ci fosse! Preferisco osservare ed ammirare un timido fiorellino che incerto fa capolino tra severe rocce e che commuove per la bellezza dei suoi colori e dei profumi antichi.

    1. premetto che non do’ credito ad una parola per un sempice motivo, l’orso deve mangiare ..pertanto le inermi vite uccise ingiustamente sono solo una congettura dell’uomo , che quindi sarebbe un ignobile divoratore di vite…………..ma per favore.
      l’orso cre terrore???ma in chi? quando? mi indichi tentati attacchi o riusciti attacchi all’uomo, mi indichi quante persone se lo son trovate davanti………………ma non raccontiamoci favole , l’orso ha un fiuto che il migliore dei seguigi sogna pertanto mai arriiveremme a pochi metri da un uomo………opoi sul discorso dellea reintroduzione in arree troppo antropizzate……………sono un minimo concorde.

      1. ropongo un tentativo di analisi serena. Quando, in una natira che non e’ specona, un animale uccide o ferisce gravemente un altro senza cibarsene? Penso quando ne percepisca un pericolo diretto (attacco), od indiretto (condivisione di un territorio limitato. Forse il messaggio che la natura ci trasmette attraverso questi poveri orsi reintrodotti, e; che, se li vogliamo vedere vagare indisturbati e discreti come un tempo, dbbiamo riaprire loro li spazi di un tempo. Siamo pronti a farlo, consapevolmente? AT

  6. Virgilio, l’orso c’era in Trentino quando io ero ragazzo. In Val di Genova e nel gruppo dell’Adamello si stimava che ce ne fossero rimasti 13. Con mio padre andai più volte alla ricerca delle loro tracce. Parlammo con due ricercatori finlandesi che si erano insediati a Pinzolo per svolgere ricerche. E parlammo con le guardie forestali e il conservatore del museo di Trento. Tutti interessatissimi a che gli orsi potessero prosperare.
    In Abruzzo ne vanno fierissimi. E attirano turismo ed escursionisti.

    1. Gentilissimo Giulio,

      ricordo che un tempo andavo anch’io alla ricerca dei pochi orsi autoctoni che vivevano in Trentino nella vana speranza di poterne incontrare uno; premetto che io amo e rispetto tutti gli animali e, in particolare, l’orso mi ha sempre affascinato. Non rispondo alla gentile Viviana in quanto il messaggio nei miei confronti è solo carico di odio e piuttosto strampalato…Ella forse non sa che nel mondo i plantigradi uccidono centinaia di persona ogni anno. Il problema è un’altro : ribadisco che ritengo un’errore fondamentale aver reintrodotto l’orso in Trentino a causa del territorio troppo urbanizzato e del fatto che i pastori, i contadini e tutti coloro che hanno aziende agricole si sono trovati all’improvviso a dover far fronte ad una realtà che prima non esisteva. Comprendo che la natura è spietata e violenta e che i carnivori fanni stragi di animali in ogni istante del giorno agendo di puro istinto. Gli orsi Marsicani sono molto più piccoli degli orsi Bruni e sono abbastanza docili e pacifici… vivono in un territorio ben delimitato e sono controllati quotidianamente; a me personalmente fanno molta tenerezza. Non altrettanto si più dire dell’orso grigio, esso è lunatico ed imprevedibile e, quando il loro numero avrà superato il limite critico, saranno seri problemi.

  7. Secondo me vanno tenuti perchè potrebbe essere un’attrazione turistica, e comunque gli orsi non mangiano carne di uomo….

    1. si può essere più o meno d’accordo sulla questione..ma dire che gli orsi non mangiano carne d’uomo non significa niente…vuol dire forse che non possano essere pericolosi? Certo, anche altri animali possono diventare aggressivi, l’unica differenza è che per l’orso gli effetti sarebbero diciamo un po’ più amplificati, anche se la sua intenzione non fosse stata quella di cibarsi di carne umana

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