McKinley, alpinista muore inseguendo lo zaino che scivola
ANCHORAGE, Alaska — Tragico e assurdo incidente sulle pendici del McKinley, dove sta attualmente entrando nel vivo la stagione alpinistica. Uno scalatore tedesco è precipitato per oltre 300 metri, inseguendo il suo zaino che era scivolato per errore. E’ morto sul colpo. La montagna, 6.190 metri, è la più alta degli Stati Uniti.
Secondo le fonti internazionali, la vittima dell’incidente è Steffen Machulka, un alpinista tedesco originario di Halle. Aveva 49 anni e stava salendo con altri due alpinisti lungo la West Buttress.
La sua morte è avvenuta venerdì scorso. Secondo le prime ricostruzioni degli ufficiali del Denali National Park, l’alpinista si trovava a circa 4900 metri di quota e aveva appena superato un tratto molto ripido con i suoi due compagni, a cui però non era legato in cordata.
Pare si fosse tolto lo zaino per prendere qualcosa dal suo interno. Lo zaino sarebbe però scivolato sulla neve ghiacciata e l’alpinista si sarebbe gettato all’inseguimento, sperando di poterlo fermare. Purtroppo, non si è accorto di un precipizio ed è finito nel vuoto. Il volo, di oltre 300 metri, è stato mortale: l’alpinista è stato ritrovato sul Peters Glacier.
Gli amici hanno chiamato i soccorsi, che però non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo e recuperarne la salma in elicottero.
Secondo il Parco, si tratta della prima morte dell’anno sul McKinley.
mi chiedo , a volte, perche’ un piccolo errore, una distrazione, anche di alpinisti propriamente detti debba costare un prezzo cosi’ elevato………..ma è la montagna è la vita.
e pensare che il mio conpagno è prorpio li’ in questi giorni per poco non cado a terra.
pover’ uomo e povera famiglia che Dio li aiuti .