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Annapurna, “pericolo bestiale”: dietro front per Carlos Soria

Carlos Soria (Photo courtesy Explorersweb.com)
Carlos Soria (Photo courtesy Explorersweb.com)

KATHMANDU, Nepal — Troppa neve, pericolo “estremo” di valanghe. Con queste parole Carlos Soria, che sta tentando di salire il suo 12esimo ottomila all’etò di 73 anni, ha spiegato la rinuncia al secondo tentativo di vetta sull’Annapurna, lanciato ieri con il suo compagno Tente Lagunilla e i loro 4 sherpa.

Soria e compagni sono arrivati solo a campo 2, 5500 metri di quota. Poi hanno fatto dietro front. L’alpinista si è detto demoralizzato per l’enorme quantità di neve caduta sulla montagna, che oltre i 6000 metri risulta molto pericolosa e con altissimo rischio valanghe.

“E ‘impossibile da scalare – ha dichiarato Soria -, c’è un pericolo bestiale. Così ho deciso di scendere al campo base e attendere qualche giorno per vedere se il tempo migliora. Muktu, uno dei miei sherpa, è d’accordo con me, non vale la pena rischiare la vita, ed è giusto così. Nnaturalmente non voglio costringere nessuno ad andare in un posto dove non voglio andare nemmeno io “.

Soria e compagni erano tornati a cercare la vetta dell’Annapurna dopo che una valanga li aveva travolti, due settimane fa, durante il precedente tentativo: miracolosamente ne erano usciti tutti illesi. Stavolta volevano tentare di raggiungere la cima domani, venerdì 4 maggio.

Le pessime condizioni della parete, già nota per il pericolo valanghe, hanno fatto già desistere alcuni alpinisti che si trovavano al campo base, tornati a Kathmandu. Nel frattempo Explorersweb fa notare che le cime annunciate nei giorni scorsi da alcune spedizioni commerciali non sono state ancora confermate da AdventureStats.

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