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Arrampicata, Ragni di Lecco in Costiera Amalfitana

Giovanna Pozzoli a monte Ziro
Giovanna Pozzoli a monte Ziro

POSITANO, Salerno — I Ragni di Lecco in esplorazione in Costiera Amalfitana, tra il profumo dei limoni, paesaggi mozzafiato e roccia buona. All’inizio del mese Fabio Palma, Luca Passini, Giovanna Pozzoli e Daniele “Neno” Tavola hanno trascorso 4 giorni in Campania alla scoperta delle falesie e delle pareti adatte all’arrampicata offerte dalla zona: il risultato è stato decisamente incoraggiante e positivo. Questo il racconto di Fabio Palma, corredato dalle belle foto scattate da Pietro Bagnara.

“Che fosse un posto splendido lo si sapeva, borghi come Amalfi, Ravello, Atrani, Furore, Praiano e Positano sono fra i più belli e famosi del mondo, e la costiera amalfitana è ricchissima di storia, di scorci sensazionali, di classici “scatti da cartolina”. Vi mancavo da anni, e quando frequentavo annualmente la Campania, chiedevo sempre ai miei di fare un salto in Costiera, quella combinazione di mare, vicoli strettissimi e scogliera rocciosa mi rubava il cuore.

Scogliera rocciosa, appunto. L’ultima volta che ci andai non scalavo ancora, saranno stati 15 anni fa, ma mi ricordavo che la roccia, insomma, certo non mancava e, nel frattempo, erano arrivate le prime immagini di falesia. Non ci aspettavamo, però, di trovare quello che abbiamo visto… pensiamo che il potenziale della costiera sia di assoluto rilievo internazionale, con una densità di grottoni e pareti da far impallidire Kalymnos e compagnia. Con la differenza, non trascurabile, che per quanto altre località siano tutt’altro che brutte, la costiera è, appunto, la costiera amalfitana: fra il meglio che uno possa immaginare.

Certo non in Luglio e Agosto, ma chi va a scalare al mare in quel periodo? Oddio, visto la varietà delle esposizioni, probabilmente c’è la possibilità di chiodare centinaia di tiri con sana esposizione Est o Ovest ( Nord non ricordo di averne viste, ma c’è così tanta roccia che non lo escluderei…), ma in quei due mesi dovreste combattere con il turismo elitario che fa a pugni per una costosissima passeggiata nella piazzetta di Amalfi (per la serie, guardare e non toccare…). Molto meglio la Primavera grazie ad una una fioritura unica al mondo, l’Autunno molto terso, il periodo di Natale (con una tradizione di presepi che, si sa, in Campania è molto sentita) o anche i miseri 4 giorni di Marzo che ci hanno visto correre da una falesia all’altra, rimanendo abbagliati dal non chiodato visto…

Fioccherebbero le Jumbo love, da queste parti. I Top avrebbero pane per decenni, per tutti gli altri cento vacanze con obiettivi vari. Noi ci siamo accontentati dei 200 tiri per ora presenti a Positano, con una menzione speciale per lo strepitoso settore Cannabis, e una puntata alla Torre Ziro ad Amalfi ( solo un settore, quello della torre, appunto, ancora praticabile. Super per panorama, normalissimo per la scalata). Osservando che soltanto a completare le pareti di Monte Pertuso si raggiungerebbe probabilmente quota 1000, il resto mancia.

Punti deboli? La roccia intorno al buco che dà il nome a Monte Pertuso necessita di ripetizioni, soprattutto le canne hanno appoggi fragili (strano, Cannabis è 150 metri più in là e la roccia è titanica). Il parcheggio non è sempre cosa facile, in questo periodo si trova, ma  più in là? Probabilmente sì, ma forse è anche il caso di pensare al noleggio di uno scooter, arrivando da Napoli col pullman. Per girare la costiera la cosa migliore è usare le barche, che si muovono per tutti i paesi e passando per Capri e fino alla bellissima Salerno con prezzi da autobus. Si mangia bene ma non a livello di molte altre zone della Campania ( Napoletano e Irpinia in primis), dove la qualità è invece al top mondiale e dove pensi che il conto manchi di qualcosa.

Un altro punto debole, come al solito, è il tempo…il tempo di andare a vedere almeno Villa Rufolo a Ravello (panorama che stende qualsiasi straniero, facendoci godere di essere italiani), il tempo di vedere non solo il duomo di Amalfi, ma anche la sua Cappella (che chiude alle 17.45, ma se scali fino alle 18.00…), il tempo di andare a Punta Campanella e rimanere a bocca aperta per Capri, lì davanti, o per fare i 17 km che separano Positano da Sorrento (altra località che il 99% del mondo acquisterebbe), o per scendere nel fiordo di Furore, non soltanto intasato da una decina di possibili falesie da far piangere l’intera Lombardia ( pare ci siano rapaci, quindi niente da fare), ma anche proprietario di un paio di scorci da farti dire, voglio vivere qui. Per non parlare di più giri lungo il mare, con barca piccola, e non soltanto per verificare che il deep water solo, qui, farebbe concorrenza a Maiorca. Insomma, un contesto che ha molto, molto di più di quanto possano offrire altre località di arrampicata, zona di Siracusa esclusa (con Noto e i vari centri storici…). Per quanto riguarda la roccia, invece…beh, se fossimo in un altro sport e la roccia fosse un giocatore, il cosìddetto osservatore se ne verrebbe fuori concitato, più o meno, così: ” Presidente, ho trovato il nuovo Messi” (o Le Bron James, fate voi)”.

Testo e foto www.ragnilecco.com

 

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2 Commenti

  1. Noi è dal 2003 che andiamo sulla costa Amalfitana ad arrampicare e ogni anno abbiamo trovato sempre nuove falesie sempre più belle, da Poitano a capo D’Orso a lettere, con possibilità di arrampicare sempre su tiri appena spittati, bellissomo.
    Per quanto riguarda il mangiare, non siamo daccordo con voi, noi abbiamo trovato ad Agerola, cordialità, prezzi giusti e il mangiare indimenticabile, per eventuali informazioni potette scrivermi

  2. Sisi davvero fantastici paesaggi, io andavo sempre anni fa ma poi ho avuto e il tempo di è molto limitato!
    Questanno però la lascerò una settimana dai nonni e mi sono già comprata dell’attrezzatura che mi mancava, ma su ebay annunci usata…alla fine non so se potrò ricominciare a dedicare tanto tempo alla mia passione, è ancora piccina lei 😉

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