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Cervi, lepri o bestiame d’allevamento? Ecco cosa mangiano i lupi

Coppia di lupi (Photo courtesy of www.globalanimal.org)
Coppia di lupi (Photo courtesy of www.globalanimal.org)

GÖRLITZ, Germania — Da quando i lupi sono tornati sulle Alpi, uno dei problemi di cui si è discusso maggiormente è il pericolo che possono rappresentare per gli allevamenti. Ma davvero le antiche storie dei lupi che dimezzano le greggi sono ancora attuali? In Germania, alcuni scienziati hanno analizzato la cosa dal punto di vista statistico, scoprendo che l’alimentazione dei lupi è fatta prevalentemente da animali selvatici come caprioli, cinghiali e lepri, mentre il bestiame rappresenta meno dell’1 per cento della loro dieta.

Più di dieci anni fa i lupi hanno iniziato a migrare dalla Polonia verso la Germania orientale, ripopolando soprattutto i boschi delle regioni di confine, la Lusazia e la Sassonia. Il timore principale era che gli esemplari, non trovando gli stessi animali che cacciavano nella zona da cui provenivano, potessero attacare i pascoli locali.

Gli Zoologi del Centro di ricerca del Museo di storia naturale Senckenberg a Görlitz hanno quindi iniziato una ricerca sulla dieta del lupo in Lusazia. Negli 8 anni di studi hanno raccolto oltre 3000 campioni di escrementi di diversi lupi alla ricerca di prove non digerite delle prede quali ossa, denti, zoccoli e pelo.

La loro ricerca, pubblicata sulla rivista Mammalian Biology, mostra che durante i primi anni i lupi si sono cibati soprattutto di cervi, prede primarie anche dalla zona della Polonia da cui provenivano. Nel corso del tempo però gli esemplari hanno diversificato la loro dieta, adattandosi all’ambiente cacciando anche caprioli, cinghiali e lepri.

Le prede provenienti da allevamenti locali sono state trovate in minima quantità, al di sotto dell’1 percento del totale dei campioni analizzati.

“Se le pecore e il resto del bestiame sono ben protetti e ci sono abbastanza animali selvatici – spiega Hermann Ansorge, responsabile del Dipartimento -, i lupi non rischiano il confronto con recinzioni elettriche e cani da guardia”.

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