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Everest 1963, due team sulle tracce di Hornbein e soci

Jim Whittake e la spedizione del 1963 (Photo courtesy of Eddie Bauer - www.climbing.com)
Jim Whittake e la spedizione del 1963 (Photo courtesy of Eddie Bauer - www.climbing.com)

LHASA, Tibet – Alla vigilia del 50esimo anniversario della storica impresa americana all’Everest del 1963, due spedizioni sono in partenza dagli Stati Uniti per ripercorrere le tracce degli illustri compatrioti. La prima è composta da due team di atleti The North Face, di cui fanno parte tra gli altri, Conrad Anker e Cory Richards, quest’ultimi diretti al difficilissimo Couloir Hornbein.  La seconda, sponsorizzata da Eddie Bauer, spicca per la presenza dei figli degli alpinisti che furono protagonisti proprio 49 anni fa.

In entrambe le spedizioni i team si divideranno in due gruppi, ripercorrendo in questo modo specularmente le tracce dei predecessori del 1963. In quell’anno infatti la grossa spedizione statunitense all’Everest conquistò diversi grandi obiettivi. Jim Whittakers divenne il primo americano in cima al monte più alto del mondo salendo dallo spigolo sud est, Tom Hornbein e Willy Unsoeld arrivarono in vetta dallo spigolo ovest, compiendo poi il primo traverso della montagna, e scendendo al Colle Sud dopo un bivacco a 8500 metri.

Per il team The North Face il compito di affrontare il Couloir Hornbein spetterà a Conrad Anker e Cory Richards : il primo nel 2007, insieme all’inglese Leo Holding ripeté la salita di Mallory e Irvine utilizzando lo stesso vestiario e la stessa attrezzatura del 1924 e dimostrando che – almeno teoricamente – sarebbero stati in grado con il loro equipaggiamento di arrivare in vetta all’Everest. Il secondo invece, alpinista e regista, è stato uno dei protagonisti della prima invernale al Gasherbrum II dell’anno scorso, conquistata insieme a Simone Moro e Denis Urubko. I due proveranno a scalare la difficile via in stile alpino, collegati day by day con i fan che li seguiranno da casa sia tramite twitter sia con un’applicazione del National Geographic per Ipad. La risonanza mediatica è infatti lo scopo principale della spedizione, dal momento che compiranno l’impresa apposta un anno prima del 50esimo anniversario, per far sì che nel 2013 stampa e opinione pubblica diano l’attenzione meritata a questa ricorrenza alpinistica.

In contemporanea un secondo gruppo The North Face, composto da Kris Erickson, Hilaree O’Neill, Sam Elias e dal fenomeno dell’arrampicata Emily Harrington, sarà impegnato sullo spigolo sud est dell’Everest. Faranno parte di questa squadra anche un team di ricercatori e lo scrittore del National Geographic Mark Jenkins, anche loro impegnati nella salita lungo lo spigolo Sud Est. La spedizione infatti, avrà anche un aspetto scientifico, dal momento che vi prenderanno parte alcuni geologi dell’Università Statale del Montana.

La seconda spedizione sulle tracce dei primi americani all’Everest, secondo quanto riferisce Dougald MacDonald sul sito Climbing.com, è invece composta da alcuni atleti del team First Ascent, sostenuti da Eddie Bauer, che equipaggiò già il team del ’63. Dave Hahn, che ha raggiunto il Tetto del mondo ben 13 volte, insieme a Leif Whittaker, figlio di quel Jim Whittaker che portò per primo i colori americani sulla montagna più alta della Terra, scaleranno lo spigolo Sud Est.

Sullo spigolo Ovest invece, ci saranno Jake Norton, Dave Morton, insieme a Charley Mace e Brent Bishop, figlio di Barry Bishop, anch’egli arrivato in vetta all’Everest nel 1963, 3° distanza di 3 settimane dopo la cima di Whittaker.

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