AlpinismoAlta quota

Mario Panzeri verso il Dhaulagiri: l’ultimo ottomila della collezione

Conferenza Stampa Panzeri
Conferenza Stampa Panzeri

LECCO — “A me non piace contare le montagne o etichettarle coi numeri. Io penso solo ad entrarci in sintonia. E così farò col Dhaulagiri”. Mario Panzeri risponde così a chi gli chiede come si sente alla vigilia del tentativo al suo 14esimo ottomila: il Dhaulagiri, verso il quale partirà tra pochi giorni.

La partenza è fissata per il 26 marzo. Con Mario Panzeri partiranno il veterano Alberto Magliano e altri cinque alpinisti: Floriano Lenatti di Chiesa Valmalenco, Sergio Valentini di Canazei, Giampaolo Corona di San Martino di Castrozza, Tarcisio Giordani di Chiesa Valmalenco e Simone Botta di Varallo Sesia.

Con la consueta semplicità e concretezza, l’alpinista lecchese ha presentato la spedizione ieri, prima durante una conferenza stampa tenutasi alla sede Acel di Lecco e poi come ospite d’onore di una serata alpinistica organizzata da Df-Sport Specialist a Sirtori. Ma niente auguri e niente numeri: Panzeri, nonostante sia ad un passo da un risultato che pochi uomini al mondo hanno saputo raggiungere, non vuole fermarsi sulle statistiche e vuole solo parlare di quella che è la sua vita, la sua passione: l’alpinismo. Un po’ scaramantico e un po’ schivo di natura, con il suo sorriso sincero dice alla stampa che a lui piace andare in montagna, e che vuole solo pensare alla cima che andrà a scalare.

“Saliremo dalla via degli svizzeri/austriaci – ha detto Panzeri sorridendo -. E’ la via normale, non andiamo a infilarci nei casini! Il Dhaulagiri non è uno degli ottomila più facili e non è da sottovalutare. Se tutto va bene e il meteo tiene, potremo tentare la cima intorno ai primi di maggio”.

Panzeri era già stato al Dhaulagiri alcuni anni fa, con la spedizione bergamasca che annoverava tra i suoi membri anche l’amico Mario Merelli e che si concluse tragicamente con la morte di Sergio Dalla Longa. “Per tornare su una montagna dopo tragedie come quella – ha spiegato Panzeri – bisogna resettare un po’ i ricordi e cercare di guardare avanti. In ogni caso, è meglio non pensare mai ai tentativi precedenti ma cercare solo di entrare in sintonia con la montagna”.

“Ringraziamo Mario per la sua costanza e la sua umiltà” ha detto il presidente del Cai Lecco Emilio Aldeghi durante la conferenza stampa, annunciando che la sezione Riccardo Cassin sta preparando un film su Panzeri, che dovrebbe essere pronto al rientro della sua spedizione.

Ma di questo, e di altri dettagli, sentirete parlare dalla viva voce di Panzeri, nella videointervista che abbiamo girato con lui e che pubblicheremo tra pochi giorni.

Compiendo la salita al Dhaulagiri, Panzeri diventerebbe il 13esimo uomo al mondo ad aver salito tutti i 14 ottomila senza ossigeno, e il terzo italiano ad aver compiuto questa impresa dopo Reinhold Messner e Silvio Mondinelli.

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