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Emergenza neve Appennino: Cnsas al lavoro sul pericolo valanghe

Cnsas_Anversa degli abruzzi_arrivo elicottero (Photo Cnsas)
Cnsas_Anversa degli abruzzi_arrivo elicottero (Photo Cnsas)

MILANO — E’ stata bonificata la tratta di strada provinciale di Anversa degli Abruzzi minacciata dal pericolo valanghe. Superata la fase di emergenza neve, con la messa in sicurezza di persone e animali e il ripristino dei servizi primari per le regioni del Centro Italia colpite dal maltempo, adesso il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si sta occupando della gestione del rischio valanghe in tutta la zona: sul posto squadre Cnsas di Lazio, Marche, Abruzzo e Molise supportati da tecnici provenienti da Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia – Romagna, Toscana e Umbria.

In Abruzzo e Molise sono in corso le operazioni di disgaggio per la rimozione delle masse nevose instabili, tramite un’apparecchiatura del tipo “Daisy Bell”. E’ un dispositivo che consiste in una sorta di campana, assicurata all’elicottero con corda di una quindicina di metri, al cui interno viene incendiato del gas propano. L’onda d’urto provocata va a sollecitare il pendio da cui è necessario staccare la neve. L’elicottero impiegato è un Ecureil AS 350 BB, fornito dalla Provincia autonoma di Trento, e si avvale del supporto logistico a terra, costituito da un automezzo per il  rifornimento del gas di alimentazione. A bordo c’è il consigliere nazionale Adriano Favre, referente tecnico del Cnsas presso il Comitato Operativo per l’emergenza del Dipartimento di Protezione civile, responsabile delle attività di raccordo tra gli equipaggi e le Commissioni valanghe locali, preposte alla valutazione preventiva dei siti d’intervento.

Due giorni fa è stata bonificata la zona di Anversa degli Abruzzi (AQ). Le esplosioni controllate e direzionali, 35 in tutto, hanno prodotto una forte sollecitazione sul manto nevoso e fatto scivolare a valle gli strati superficiali dai pendii che sovrastano la Strada Regionale n. 479, che collega Anversa a Scanno, passando per le Gole del Sagittario. All’operazione “Daisy Bell” hanno partecipato Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia Forestale, Protezione civile, Vigili del fuoco e i tecnici della Provincia di Trento. Il lavoro ha permesso di riscontrare una sostanziale stabilità del manto nevoso perché non ci sono stati distacchi rilevanti. Saranno le autorità locali a decidere la riapertura della strada, chiusa dal prefetto nei giorni scorsi.

Intanto proseguono le attività di supporto alla popolazione isolata e alle aziende agricole in difficoltà: nelle Marche il personale medico del Cnsas garantisce l’assistenza alle persone anziane che necessitano di cure, viveri e medicinali, perché in molti casi è difficile convincerle ad abbandonare le loro case. Un altro compito importante, svolto in particolare in provincia di Pesaro – Urbino, consiste nello sgombero dei tetti, anche su edifici storici attraverso l’utilizzo di imbraghi e corde, e nel ripristino della viabilità, con gatto delle nevi fornito dalla Comunità montana Centro Cadore.

La popolazione dimostra un grande spirito di sopportazione dei disagi, ma le difficoltà legate alle scorte di viveri cominciano a farsi sentire. In previsione di un rialzo termico nei prossimi giorni, il Cnsas e gli altri enti stanno valutando e pattugliando il territorio per il rischio di distacco di valanghe, che resta alto in Molise e in Abruzzo: il freddo non ha permesso il consolidamento del manto nevoso. Il Cnsas raccomanda la massima prudenza e un’attenta valutazione della situazione meteo e del manto nevoso per qualunque attività escursionistica nelle zone colpite dal maltempo.

 

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