BERGAMO — L’Italia è stata colpita duramente dal maltempo. A farne le spese sopattutto le zone del centro, sia in pianura che in montagna dove in questi giorni sono stati portati a termine numerosi interventi per recuperare dispersi o aiutare persone rimaste bloccate. Sull’Appennino, a causa delle difficili condizioni, il pericolo valanghe è di grado 3 o 4 su una scala il cui grado massimo è 5.
Il maltempo che si è abbattuto negli scorsi giorni ha creato molti problemi soprattutto sull’Appennino. Vento, neve e gelo hanno portato il pericolo valanghe a marcato, grado 3 su una scala di 5, sull’Appennino Emiliano e Romagnolo e addirittura pericolo forte, grado 4, sulle montagne di Marche, Abruzzo e Molise. E nei prossimi giorni sono previste ancora intense nevicate che non potranno che peggiorare la situazione.
Protezione Civile, Soccorso Alpino e Forze dell’Ordine sono quindi dovuti intervenire in diverse situazioni di emergenza. Gli Alpini si stanno muovendo tra i vari paesi della provincia de L’Aquila per portare assistenza con i cingolati da neve. Venerdì sera tre pastori sono stati recuperati in provincia di Isernia poichè la neve li aveva bloccati nella stalla in cui si erano recati per provvedere al bestiame.
Sabato a Sestola, sull’Appennino Modenese, sono stati recuperati 11 sciatori bolognesi dispersi a causa di una bufera di neve. Sono stati ritrovati dopo molte ore in lieve stato di ipotermia. Ieri mattina si era temuto il peggio per un 20enne uscito di casa per un’escursione a San Rufo a sud di Salerno. Il giovane aveva perso l’orientamento sulla via del ritorno, ma è stato ritrovato dai volontari e dalle forze dell’ordine.
Numerosi anche gli interventi per aiutare gli anziani bisognosi di cure. Un’anziana era rimasta isolata nella propria abitazione a San Leo in provincia di Rimini ed è stata trasportata sulla neve con un toboga dai volontari del Soccorso Alpino fino a raggiungere la strada dove l’attendeva un’ambulanza.
