Pareti

Concatenamento di fine anno sulle Orobie per Merelli e Valoti: auguri e grazie Italia

Mario Merelli e Paolo Valoti in vetta al Pizzo Coca
Mario Merelli e Paolo Valoti in vetta al Pizzo Coca

BERGAMO — Un concatenamento di due cime delle Orobie bergamasche per celebrare negli ultimi giorni dell’anno passato gli importanti anniversari del 2011. L’hanno effettuato il 28 dicembre scorso Mario Merelli, forte alpinista himalayano, e Paolo Valoti, ex presidente del Cai di Bergamo, che insieme hanno salito in 19 ore il Pizzo Recastello e il Pizzo Coca.

I due alpinisti hanno iniziato il percorso da Valbondione, il paese posto a 900 metri di quota in Alta Valle Seriana, mercoledì 28 dicembre alle ore 22 e hanno fatto rientro dopo 19 ore di attività e un dislivello complessivo di circa 3000 metri di salita. Merelli e Valoti hanno scalato dapprima il Pizzo Recastello, la montagna di 2886 metri simbolo delle Orobie, che hanno salito lungo il Canale Nord. Poi hanno concatenato la scalata del Pizzo Coca, con i suoi 3052 metri il “Gigante delle Orobie”, salito lungo il Canale Est NordEst.

Nel 2011 si sono festeggiati alcuni importanti anniversari. Proprio per rendere omaggio a tali ricorrenze e per augurare un buon 2012, i due alpinisti hanno voluto realizzare il concatenamento, portando in cima alle due vette i gagliardetti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, dei 100 anni della Maglia Azzurra – Associazione nazionale atleti olimpici e azzurri d’Italia, e dei 90 anni della sezione degli Alpini di Bergamo, fondata con il nome Battaglione Orobico.

“Il significato di questo concatenamento di cime orobiche – spiega infatti Valoti -, è quello di portare su due importanti vette bergamasche la celebrazione, i grazie e gli auguri per Unità d’Italia, Maglia Azzurra, Sezione ANA di Bergamo e in particolare per l’ultimo bambina o bambino nata/o del 2011 nella Città dei Mille come simbolo di futuro per tutti”.

 

[nggallery id=463]

Tags

Articoli correlati

12 Commenti

  1. Ma serve a chi e a “che” pubblicizzare sta salita…. pardon ,una salitona …hihihihiih:-) bravi comunque.AH io salito da solo in 2 ore il canto alto (1140 metri) partendo da circa 25 km in bici…mi faccio un po’ di pubblicità anche io, non si sa mai di sti tempi.
    Abo

  2. Sono contento Marcello che ci sia qualcuno che la pensa come me ogni tanto…di solito mi va male hihihihi. ciao

  3. bella quella del concatenamento delle grigne in giornata hihihihi. Comunque io non volevo sminuire le due salite del past president e dell’himalaista o come cavolo si scrive…è che mi sembra che sia diventato tutto da pubblicizzare sto “alpinismo”.beh, buone salite a tutti!
    Alberto

  4. Anzi sapete cosa dico…io il canale del Recastello l’ho salito in solitario e il coca beh, non in solitari ma diverse volte eda diverse parti. toh…anche io avrò diritto al mio mometo di gòloria…quasi quasi faccio i provini per il “grande fratello”….

  5. Credo non ci sia bisogno di andare in capo al mondo per fare qualcosa di bello!!conosco entrambe le cime e tutta l’area del Barbellino.Non le ho mai fatte in invernale e spannometricamente partendo da Valbondione,il concatenamento in estiva, andando come un missile ritengo sia fattibile tra le 10/12 ore.Grignetta Grignone pur essendo una bella traversata anche lei, sono 1200 mt di dislivello in meno e probabilmente anche qualche km in meno di camminata.Anche se probabilmente era una battuta stiamo parlando di due cose diverse….

  6. Non capisco le critiche che prendono di mira i tempi di salita. Per fortuna credo che l’andare in montagna e l’alpinismo siano qualcosa di molto distante da una cronoscalata

  7. Qualcosa di bello si può fare ovunque vi siano montagne da scalare. Anche io ho fatto un bel concatenamento: Monte Prado e Monte Cusna (dalla mattina alla sera).

  8. Ma scusate, Merelli lo conosciamo, è forte (e vorrei vedere come se la cavano quelli che criticano su un ottomila senza ossigeno), non ha bisogno di dimostrarlo ogni volta che va in montagna. Sarà libero o no di andare anche sulle montagne di casa sua? Punto primo.
    Punto secondo: quando vanno solo in Himalaya o in Patagonia… e perché vanno solo lì; quando non ci vanno, allora le altre salita non valgono niente. Ma insomma, c’è sempre da lamentarsi!
    Io dico bravi! E poi secondo me pubblicizzare certe salite magari fa venire la voglia alle persone “normali” di ripeterle.

  9. onore a mario che a differenza di molti altri,non più forti di lui, ma solo più famosi,più citati e ricoperti di sponsor, sa vivere la montagna in casa propria nei modi più semplici…l’alpinismo non è poi una corsa contro il tempo,allora sarebbe puro agonismo come tutto l’altro sport…non ce bisogno di andare in posti troppo lontani x fare dell’ alpinismo,a tutti coloro che criticano,prima fatele le salite…

  10. Mi ricollego all’ultimo pensiero di Ester….potrebbe essere anche uno spunto per chi si è avvicinato da poco a questa Passione,un modo per far conoscere nuovi “posti”Allego il link di un’altra discussione sempre su questo sito:https://www.montagna.tv/cms/?p=38120
    Non ne abbia il Signore in questione,ma questo tipo di risposta:Io sono….non è difficile leggerla tra le pagine di questo sito.
    Io sono….
    Anch’io sono caro Amico.Tutti siamo!
    Il minimo comune denominatore che dovrebbe unirCi dovrebbe essere la Montagna,qualunque essa sia(anche se non condivido gli estremismi).Peccato dover vedere che spesso questo tipo di input non parta da chi sventola a destra e manca palmares invidiabili!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close