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Sci, ecco come evitare le vesciche

BERGAMO — La neve, i monti, una bella giornata di sole. Gli amanti dello sci e dello scialpinismo lo sanno bene: anche una situazione idilliaca può essere rovinata dalle vesciche ai piedi. La causa è semplice: i continui sfregamenti del piede contro gli scarponi  possono causare fastidi non di poco conto, sufficienti a rovinare una giornata sulla neve.

Alcune semplici regole, però, possono aiutare a prevenire il problema. Innanzitutto bisogna tenere i piedi asciutti: è molto importante iniziare l’itinerario con la scarpetta asciutta e se si ha intenzione di stare fuori più giorni  è meglio estrarla a fine escursione e farla asciugare, se possibile in ambiente caldo per poterla riutilizzare la mattina dopo.

C’è chi pensa che sia meglio aggiungere più strati di calze per attutire gli sfregamenti, ma gli esperti assicurano che non è così, anzi è controproducente. Piuttosto se possibile bisogna cambiare calzini ogni 4-5 ore per combattere l’umidità. Fondamentale anche la prevenzione: se si hanno delle aree più sensibili si possono utilizzare gli appositi cerotti per vesciche per proteggere la pelle. Sì anche al borotalco sui piedi o anche nei calzini per assorbire l’umidità.

Attenzione anche quando si indossano gli scarponi. Bisogna assolutamente stringere i ganci per diminuire gli sfregamenti e prevenire la formzione di vesciche. Chi ha dei pantaloni con la zip sul fondo, infine, dovrà aprirla per fare in modo che l’umidità esca facilmente e non rimanga nella scarpetta.

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