LUBBOCK, Stati Uniti — Non è certo la prima volta che una persona diversamente abile si cimenta nella scalata dell’Everest, e tuttavia rimane una grande impresa. Così è stato per Nawang Sherpa, oppure per Mark Inglis e ora per Rhonda Graham. La sessantunenne proveniente dalla cittadina texana di Lubbock ha scalato lo scorso ottobre la montagna più alta del mondo con una gamba sola, non senza qualche intoppo.
Era il 1980 quando a Rhonda Graham, abitante a Lubbock in Texas, dovettero amputare la gamba sinistra a causa di un’infezione da stafilococco. Fino al 2005 ha camminato solo con le stampelle a causa delle infezioni e degli interventi che impedivano di installare una protesi. Quando finalmente la gamba artificiale è stata installata, la Graham ha richiesto che vi venisse posizionata sopra una foto del monte Everest, per ricordarle qual era il suo obiettivo. Obiettivo che ha raggiunto all’età di 61 anni.
Secondo il sito Kcbd.com l’ascensione al Tetto del mondo è avvenuta lo scorso ottobre ed è durata una settimana, non senza qualche imprevisto. Durante la parte finale del percorso infatti i componenti idraulici della gamba artificiale hanno smesso di funzionare correttamente, probabilmente a causa dell’altitudine. La signora Graham non si è persa d’animo e alla fine è riuscita nell’impresa.
“Una gamba non definisce chi sei – ha dichiarato la Graham a Kcbd.com – . Questa gamba non fa di me chi sono realmente. Ho il mio cuore e la mia anima senza o con la gamba. Voglio che le persone capiscano che sono ancora chi erano prima dell’amputazione che ci sono ancora un sacco di cose da fare e da vivere là fuori”. Ed è quello che la donna ha intenzione di fare anche nei prossimi mesi, dal momento che il suo prossimo obiettivo sarà la scalata del Kilimanjaro il prossimo luglio.
