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Donne che fanno "lavori da uomini": Nives Meroi tra le protagoniste di un documentario

Nives Meroi, una delle otto donne presenti nel documentario "Per la mia strada" (Photo courtesy of www.tonyassante.com)
Nives Meroi, una delle otto donne presenti nel documentario "Per la mia strada" (Photo courtesy of www.tonyassante.com)

MILANO — Sarà presentato ufficialmente lunedì 28 novembre a Milano il documentario “Per la mia strada” che racconta la storia di otto donne che si sono distinte in professioni che fino a pochi anni fa si ritenevano tipicamente maschili. Tra loro c’è anche Nives Meroi, l’alpinista bergamasca che ha scalato undici dei quattordici ottomila senza l’aiuto di ossigeno o sherpa.

“Con il nostro film documentario abbiamo voluto dire che le professioni  – si legge sul sito dell’associazione CorrenteRosa che ha prodotto il documentario -, anche quelle difficili e, tradizionalmente, maschili, possono essere intraprese con successo dalle donne, e abbiamo voluto dare un volto alle donne che hanno scelto di farlo, abbiamo chiesto loro di raccontare le proprie esperienze, motivazioni e difficoltà.” Questo è solo uno dei motivi che stanno alla base della creazione del documentario “Per la mia strada” che sarà proiettato integralmente lunedì 28 a Milano presso l’Ordine dei medici.

Il film narra la storia di Giovanna che ha alcuni problemi con gli impegni universitari e decide quindi di partire per un viaggio che la porterà a conoscere otto donne che si sono distinte nella loro professione. Professioni che sono considerate tipicamente maschili, o almeno lo erano fino a pochi anni fa.

Sono le “Figure che sono mancate alle generazioni precedenti per costruire un’identità femminile completa – si legge ancora sul sito dell’associazione -. Esempi in grado di indicare, soprattutto alle giovani, una strada originale, femminile, per immaginare e realizzare un percorso di lavoro. ‘Prima eravamo poche, ora sempre di più” sentiamo ripetere ad alcune di loro nel film documentario.’

Le otto donne sono state scelte per il film durante le celebrazioni al Quirinale dell’8 marzo 2009 in cui sono state insignite di alte onorificenze dal Presidente della Repubblica e si tratta di: Nadia Urbinati, professore ordinario di Teoria Politica alla Columbia University di New York, condirettrice della rivista americana Constellations; Gianna Fratta, giovane direttore d’orchestra a livello internazionale; Samantha Cristoforetti, prima donna astronauta italiana e attualmente l’unica nell’Agenzia Spaziale Europea; Grazia Neri, fondatrice di una nota agenzia fotografica italiana; Mara Galeazzi, prima ballerina al Royal Ballet di Londra; Beatrice Siri, si occupa di ingegneria e progettazione navale; Fabiola Gianotti che fa parte del progetto Atlas del Cern e Nives Meroi la famosa alpinista di Tarvisio.

Nell’evento del marzo del 2010 la Meroi è stata insignita del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per gli eccezionali traguardi raggiunti nell’alpinismo di alta quota, un’attività che era rimasta a lungo prerogativa maschile.” L’alpinista ha infatti scalato undici dei quattordici ottomila e ha sempre raggiunto la vetta senza l’aiuto di ossigeno supplementare. La protagonista del film si reca quindi a Tarvisio, in provincia di Udine, dove la Meroi risiede con il marito e compagno di cordata Romano Benet per sapere di più di lei e della sua passione per l’alpinismo.

“Per la mia strada” è un film nato da un’idea di Serena Romano e scritto da Emanuela Giordano, Diletta Pistono, Serena Romano. Il montaggio è a cura di Gianni Arcuri.

httpv://www.youtube.com/watch?v=KSJ00Iv3liw

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