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Ondate di freddo sull'Italia, colpa dell'Artic Oscillation: ecco cos'è

BERGAMO — Si chiama “Artic Oscillation” ed è un indice che informa sullo stato di salute del Vortice Polare. Quando l’indice è su valori positivi, significa che il grande ciclone artico gode di buona salute: è compatto e strutturato, e mantiene stretto intorno a sè il lago di aria gelida che lo alimenta. In sostanza il freddo polare rimane relegato intorno al Circolo Polare Artico senza arraggiungere l’Europa centrale e l’Italia. Viceversa una AO su valori negativi sottende un Vortice Polare debole, mal strutturato o addirittura spodestato da un’alta pressione: in questa situazione il lago di aria gelida si disperde, dilagando con maggiore facilità alle medie latitudini e quindi anche sull’Italia.

Un riscontro in tal senso lo ritroviamo analizzando i valori medi mensili dell’indice AO negli ultimi 50 anni e confrontandole le relative condizioni meteo climatiche in Europa ed Italia: il valore negativo mensile record è recente e spetta al Febbraio 2010, con un -4,266: in quel mese l’Europa fu preda di numerosi vortici freddi in discesa proprio dal Circolo Polare Artico, con frequenti nevicate sul comparto centro-settentrionale ed un lobo del vortice polare stesso posizionato sulla Scandinavia nella terza decade del mese. Anche il Nord Italia sperimentò qualche nevicata, ma spesso hanno prevalso anche i richiami di aria più mite meridionale. Forte negatività media della AO anche a Gennaio 2010 e Dicembre 2009 ( rispettivamente con valori di -2.587 e -3.413 ) e di fatti vi furono diverse occasioni per irruzioni fredde e nevicate su Europa centro-orientale ma anche Italia ( specie Dicembre 2009 ).

Andando più nel passato all’episodio di Burian di fine Dicembre 96, ritroviamo un valore medio della AO di -1.721, mentre nel mitico inverno 85, ritroviamo valori della AO medi di -2.806 per il mese di Gennaio e -1.440 per il successivo mese di Febbraio; ma anche il Febbraio 86 vide pesanti incursioni fredde e nevose sull’Europa e anche sull’Italia, con un indice AO medio di -2.904. Gli inverni di fine anni 70 sono stati spesso freddi e nevosi sull’Italia, anche al Sud, e di fatto i valori mensili della AO erano costantemente negativi, fino a -3.676 nel Gennaio 77 e -2.233 nel Gennaio 79. Nell’inverno del 56 invece l’indice AO era caratterizzato da un valore medio di -1.204 a Gennaio e -2.029 a Febbraio.

I non-Inverni 89-90 e 2006-2007 sono stati invece caratterizzati da valori medi della AO positivi, nel primo caso con un +1 a Gennaio ed un ben +3.402 a Febbraio, nel secondo caso da un +2.282 a Dicembre e da un +2.034 a Gennaio. Appare dunque chiaro quanto l’indice AO sia un parametro importante per valutare la possibilità di ondate di gelo e neve sull’Italia, sebbene da solo non sufficiente a garantire le “invernate” anche sull’Italia.

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