Everest, evacuati i 2000 turisti bloccati al Lukla

LUKLA, Nepal — Sono iniziate ieri mattina le operazioni di evacuazione dei turisti fermati dal maltempo a Lukla, alle porte dell’Everest. Le pessime condizioni meteo infatti, hanno impedito per una settimana ai velivoli di alzarsi in volo e di coprire la consueta tratta che collega il paese a Kathmandu. Centinaia di persone sono rimaste bloccate, perdendo di conseguenza le coincidenze con i voli internazionali che li avrebbero riportati a casa.

Il cattivo tempo ha impedito ad aerei ed elicotteri di volare tra il 31 ottobre e il 6 novembre. Circa duemila turisti sono rimasti bloccati a Lukla, il paese posto a 2.800 metri alle porte dell’Everest, a 125 chilometri a nord est della capitale nepalese. Venerdì scorso le autorità avevano annunciato l’arrivo degli elicotteri dell’esercito per evacuare le persone, ma le pessime condizioni climatiche hanno impedito l’inizio delle operazioni di recupero fino a ieri mattina.

Infine domenica, sono potuti entrare in azione gli aerei della Simrik Air, della Tara Airlines e della Fishtail Airlines, che hanno raggiunto sia l’aeroporto di Lukla che quello di  Pokhara. Inoltre hanno volato altri elicotteri, tra cui MI-17 dell’esercito nepalese.

Molti i problemi causati dai ritardi: non solo ai turisti, che in molti casi hanno perso i voli di rientro a casa, hanno esaurito le disponibilità economiche o hanno addirittura fatto scadere il proprio visto, ma anche alle strutture alberghiere, non attrezzate per ospitare tante persone, in totale due o tre volte più della media. Alcuni hanno piantato le  tende fuori dagli hotel, altri avrebbero dormito coi loro sacchi a pelo, nelle hall e dei corridoi degli alberghi.

L’autunno è una delle stagioni di picco per il turismo nepalese. Il cattivo tempo della scorsa settimana ha costituito una grossa perdita economica per i le linee aeree nazionali: più di 700 voli sono stati infatti cancellati dalle due località turistiche più frequentate, Lukla e Pokhara.

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