AlpinismoAlta quota

Corea, l'ultimo saluto a Mr Park e soci morti sull'Annapurna

L'alpinista dei 14 ottomila Um Hong-Gil saluta Mr Park (Photo Explorersweb - Courtesy Kyu Dam Lee)
L'alpinista dei 14 ottomila Um Hong-Gil saluta Mr Park (Photo Explorersweb - Courtesy Kyu Dam Lee)

SEUL, Corea del Sud — “Il mio destino è quello degli esploratori, esplorare finché non morirò”. Queste le parole di Mr Park proiettate sul grande schermo durante la celebrazione dei funerali in Corea del Sud. A distanza di circa una settimana da quando i soccorsi sono stati ufficialmente sospesi sulla parete sud dell’Annapurna, nella terra natia dei tre alpinisti morti sull’ottomila himalayano si sono svolte ieri, il 3 novembre i riti di addio.

La Federazione Alpinistica Coreana ha annunciato alla fine della settimana scorsa la conclusione delle ricerche di Mr Park e dei suoi due compagni Dong-Min Shin e Gi-Seok Gang, dispersi sulla terribile parete sud dell’Annapurna, dove si trovavano per aprire una via nuova. L’ultimo contatto con i tre alpinisti è avvenuto il 18 ottobre, dopo di che di loro non è stata trovata più alcuna traccia.

Dalla Corea sono partite numerose squadre di soccorritori, che si sono prodigati per giorni alle pendici della montagna, in cerca degli scomparsi. Le ipotesi che i tre alpinisti fossero caduti nell’enorme crepaccio che si apre a 5.800 metri di quota non sono state avvalorate dalle ricerche: i soccorritori infatti, si sono calati all’interno del crepaccio, senza trovare alcuna traccia di loro. Così circa 10 giorni dopo la loro scomparsa, le operazioni sono state interrotte.

Ieri, 3 novembre, si è svolto l’ultimo atto di questa tragedia della montagna, con la celebrazione dei funerali di Park Young Seok, Dong-Min Shin e Gi-Seok Gang. Secondo quanto riferisce Kyu Dam Lee corrispondente coreano del sito ExplorersWeb, le immagini dei tre alpinisti e le parole di Mr Park sono state proiettate in una sala gremita di persone.

“Gli alpinisti devo andare sulle montagne – diceva Park -, gli esploratori devo andare in esplorazione. Le città non sono fatte per gli scalatori. Il mio destino è quello dell’esploratore, esplorare finché non morirò”.

 

Info: www.explorersweb.com

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Un commento

  1. Fra 60/80 anni i corpi degli sventurati verranno restituiti dalla Montagna. Speriamo che una Jennifer Jordan di turno ne sappia glorificare la memoria. Io non ci saro’ piu’. Ma sara’ sempre positivo che tali amanti delle montagne vengano sempre ricordati. ST

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