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Scalare l'Everest in bicicletta, la sfida di Vittorio Brumotti

Brumotti all'Everest (Photo www.oggi.it)
Brumotti all'Everest (Photo www.oggi.it)

FINALE LIGURE, Savona — Tenterà la scalata dell’Everest a colpi di saltelli sulla sua Mountain bike. Vittorio Brumotti, specialista del trial che con la sua dueruote è entrato sette volte nel Guinness dei primati, partirà verso il tetto del mondo nel marzo 2012. Già da diversi mesi però si sta allenando a scalare, “saltellando” sulle vette dell’Alta Valtellina e in Himalaya, dove è già stato la primavera scorsa.

L’inviato del programma Mediaset Striscia La Notizia lo scorso fine agosto ha fatto tappa in Valtellina, nel Massiccio dell’Ortles Cevedale. Legato in sicurezza con alcune guide alpine, è partito dal Rifugio Casati, posto a 3.269 metri, e dopo 6 ore ha raggiunto la vetta di 3.769 metri del monte Cevedale lungo la via normale. Secondo quanto ha raccontato lo stesso Brumotti nel videoservizio realizzato per il suo programma e andato in onda pochi giorni fa, dal momento della partenza all’arrivo in cima non avrebbe mai messo piede a terra: una fatica non indifferente che ha richiesto diverse tipologie di progressione, dalle pedalate (su gomme chiodate) ai salti di crepacci.

E del resto quello che lo aspetta nella prossima primavera è ben altra cosa in confronto al Cevedale. Brumotti infatti, ha annunciato tempo fa di voler scalare l’Everest in bici. Secondo quanto ha raccontato al rotocalco Oggi, è stato una prima volta nella Valle del Khumbu già nei mesi scorsi.

“Kathmandu è una città magica – ha dichiarato il biker ad Oggi -, ma anche la più inquinata e caotica del mondo. Bisognerebbe andare in bici! Da Lukla, aeroporto pericolosissimo dove si atterra in salita, un elicottero mi ha portato a quota 4 mila metri. Eccolo, l’Everest! Sopra la testa avevo l’altra metà del bestione. Ho saltato con la bici per un’ora, senza ossigeno: m’ha colto il mal di montagna e al ritorno sono finito in ospedale per tre giorni. Al monastero di Tengboche ho fatto provare la mia due ruote ai monaci con le Crocs ai piedi. Si buttavano a kamikaze in discesa, cappottavano perché la tunica s’impigliava nelle ruote. Mi hanno anche storto il manubrio, mannaggia! È strano, io che vado ‘a bombazza, ho sentito all’improvviso che tutto aveva un altro tempo e un altro senso”.

Dolo la tappa di fine agosto in Valtellina, Brumotti è ripartito per il Tagikistan, per allenarsi in quota sul Lenin Peak, la celebre cima di 7.134 metri.

Info: www.striscialanotizia.mediaset.it/videogallery/videogallery_brumotti.shtml

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