AlpinismoAlta quota

Dhaulagiri, Soria al campo base sotto un metro di neve

Soria spala la neve dalla tenda (Photo  Darío Rodríguez-Desnivel)
Soria spala la neve dalla tenda (Photo Darío Rodríguez-Desnivel)

KATHMANDU, Nepal — Carlos Soria sommerso dalla neve al Dhaulagiri. L’alpinista 72enne spagnolo, a caccia del suo 12esimo ottomila è fermo al campo base del colosso himalayano da diversi giorni, bloccato dal maltempo e da lunghe e consistenti nevicate. Il suo team di sherpa aveva già iniziato ad attrezzare la salita, ma ora le corde fisse giacciono sotto uno spesso strato di neve.

La spedizione di Soria è cominciata alla fine di agosto. Ha affrontato un trekking lungo e alternativo a quello più frequentato, per poi arrivare al campo base dove è fermo ormai da alcune settimane. Tra venerdì e sabato scorso quattro sherpa avevano provato a raggiungere campo 1 per continuare ad attrezzare la salita e mettere le corde fisse, ma del gruppo solo uno era riuscito ad arrivare a destinazione, tutti gli altri avevano fatto dietrofront per via della neve troppo alta. Oltre alle difficoltà della scalata quindi, aumenta ora anche il rischio valanghe, l’aspetto che più di ogni altra cosa preoccupa Soria.

“Non abbiamo avuto molta fortuna – racconta l’alpinista spagnolo secondo quanto riferisce il sito Desnivel -. Da quando abbiamo iniziato il trekking ha piovuto ogni giorno, fino a quando non ha cominciato a nevicare. Le cose iniziano a diventare complicate e pericolose. Avevamo messo 1.200 metri di corde fisse e avevamo portato un sacco di materiale a campo 1. Ma ora tutto è sepolto sotto un metro di neve, non potremo mai recuperare tutto. Ad ogni modo potremo sempre riprovare se il tempo lo permetterà”.

E in effetti, secondo le previsioni, un miglioramento del tempo dovrebbe essere cominciato proprio a partire dalla giornata di oggi. Se i prossimi giorni dovessero mantenersi buoni, potrebbero essere quelli decisivi per Soria. “Al momento siamo un po’ delusi – dice infatti lo spagnolo -, ma abbiamo ancora lo stesso desiderio dell’inizio…”. La cima per l’appunto.

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