ENTRATICO, Bergamo — Calarsi in una grotta naturale, senza paura del buio e delle profondità, per scoprire con degli esperti i segreti dei fenomeni geologici che hanno formato le nostre Prealpi. Poi, un bel pic nic nel nuovo parco attrezzato del Monte Sega. Questa l’escursione proposta dalla Val Cavallina per l’estate 2011, grazie al ripristino della grotta della Buca del Corno realizzata nelle scorse settimane.
La Val Cavallina, che sale dal lago di Endine alle Prealpi Orobiche, offre percorsi naturalistici di grande fascino. La Buca del Corno si trova nel comune di Entratico, sulle pendici Settentrionali del monte Sega, a quota 470 metri sul livello del mare. E’ una delle poche grotte attrezzate in Lombardia, lunga 385 metri con un dislivello in ascesa di 36 metri, quindi adatta a visitatori di tutte le età.
Alla grotta si accede tramite una galleria iniziale che si apre su un alto vano a camino, detto “sala della cascata” e prosegue aprendosi in altri meandri dai nomi affascinanti come “sala del vortice”, “sala della frana”.Nella grotta, fra l’altro, vive una specie unica di coleottero di piccole dimensioni: l’Allegrettia pavani.
Intorno alla Buca del Corno è stato creato un parco attrezzato di 6.000 metri quadri, raggiungibile a piedi lungo il sentiero della “Pendesa” o in auto lungo la stradina asfaltata che collega Entratico a Foresto Sparso.
Grazie al ripristino è possibile visitare la grotta in totale sicurezza, accompagnati dal “Gruppo volontario Guide Buca del Corno” che metterà a disposizione il suo personale tutti i giorni festivi fino a domenica 25 settembre, dalle 14.30 alle 17.30, senza bisogno di prenotazione. Il costo della visita è di 2,50 euro adulti e 1 euro bambini fino a 12 anni.
Il costo totale dell’operazione che ha interessato la Buca del Corno mediante il Comune di Entratico è stato di circa 92 mila euro. L’operazione è stata condotta con un intervento del Progetto Integrato d’Area nell’ambito del programma operativo 2007/2013 della Regione Lombardia- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale che prevede la riqualificazione della Val Cavallina e zone limitrofe.
