Curiosità

Storia dell'oca che vola oltre la quota dell'Everest

Anser Indicus
Anser Indicus

KATHMANDU, Nepal — L’hanno vista volare ad oltre 10mila metri di quota. Milleduecento in più dell’altezza dell’Everest, che con i suoi 8.848 metri è la montagna più alta del mondo. E’ questo il record dell’oca indiana, volatile asiatico che trascorre le estati sui laghi d’alta quota e poi migra oltre l’Himalaya in volo per trascorrere l’inverno in India, Assam, Birmania settentrionale e negli acquitrini del Pakistan.

L’Anser indicus (questo il suo nome latino) è un’oca di colore grigio con delle caratteristiche barre scure sulla testa. Pare che abbia un’apertura alare maggiore di tutti gli altri volatili, fatto che l’aiuterebbe a volare più in alto di qualsiasi altro volatile, compresa l’aquila. La sua rotta migratoria, infatti, si svolge a est dell’Everest: i primi avvistamenti di voli a fil di vetta risalgono addirittura alla spedizione di Sir Hillary del 1953.

Una ricerca recente della Bangor University gallese ha dimostrato che l’oca indiana, partendo dal livello del mare, può raggiungere la quota della cima dell’Everest in sole 8 ore di volo: si tratta di un altro record. Secondo Lucy A. Hawkes, che ha coordinato la ricerca, nessun volatile – anzi, nessun altro essere vivente – è in grado di sollevarsi così velocemente senza fare pause e senza bisogno di alcuna acclimatazione.

Ma come riesce questo uccello a volare tranquillamente là dove perfino gli elicotteri arrivano per miracolo? Non certo affidandosi al vento: i ricercatori hanno dimostrato che quest’oca preferisce volare quando il meteo è buono e l’aria è calma. Pare che il merito sia tutto di un perfetto adattamento fisico: “I suoi muscoli usano l’ossigeno in modo più efficiente di tutti gli altri volatili – ha detto la Hawkes – e i suoi polmoni sono molto più grandi”.

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