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Concorso di Natale: tutte le soluzioni

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BERGAMO — Dalai Lama, piòde, mal di montagna, Gps. E poi ancora spit, granchi eremiti, occhi di celebri alpinisti e cervi muschiati. Ecco tutte le soluzioni alle domande del concorso natalizio “21 modi di scoprire la montagna”, che che vi hanno arrovellato nei giorni scorsi. Tra poche manciate di minuti, avrete anche la lista dei vincitori.

1) La pratica della poliandria (una donna ha più mariti) è talora diffusa tra le popolazioni tibetane d’alta quota per la necessità di limitare le nascite in condizioni ambientali e economiche molto precarie, come quelle tipiche dell’alta quota dove vivono le suddette popolazioni.
 
2) Impiego meno tempo a mettere uno spit a mano nel calcare, che è la roccia più tenera tra quelle elencate.
 
3) Le “piode” che si usano per i tetti sono in gran prevalenza costituite da rocce metamorfiche, per via della loro scistosità (facilità di suddividersi in lastre sottili). 
 
4) Per quanto riguarda le tempeste di vento, l’affermazione vera è che più aumenta la quota meno il vento può avere energia, perché più il peso della massa d’aria diminuisce per effetto della rarefazione dell’atmosfera. Ne consegue che a parità di velocità del vento, questo avrà una minore spinta con l’aumentare della quota. Effetto ben conosciuto dai piloti di elicottero, che vedono il carico utile delle loro macchine ridursi già ad un 20 per cento intorno ai 5000 metri di quota.
 
5) "Un granchio eremita con un guscio di lumaca, la sua casa. Un alpinista con la sua tenda” è una metafora contenuta nel libro “K2, il nodo infinito” di Kurt Diemberger, nel capitolo “La tenda dei coreani”.
 
6) Le “vene” bianche che tagliano le compatte pareti della Val di Mello sono vene costituite da una roccia chiamata aplite. 
 
7) I pannelli solari, se non sono completamente esposti al sole, perdono tantissima energia perché la potenza di uscita dei pannelli dipende da un collegamento in serie delle celle, per cui se una cella è oscurata, tutta la serie non contribuisce più ad erogare potenza. Le celle fotovoltaiche hanno la loro massima efficienza a bassa temperatura, perché col calore aumentano le perdite interne.
 
8) Sulla cima dell’Everest, tra il 1953 e il 2005, sono salite 9 donne Sherpa e 1 settantenne giapponese. Questa, come le altre informazioni di carattere statistico sulle spedizioni in Himalaya, sono tratte dalle fonti ufficiali dell’Himalayan Database di Elizabeth Hawley.
 
9) Il cervo muschiato, specie tipica dell’Himalaya, viene cacciato per prelevare essenze pregiate dalle sue ghiandole. Tali essenze vengono utilizzate per fare pregiati profumi.
 
10) La canzone che vi abbiamo fatto ascoltare proviene dalle Northern Areas Pakistane.
 
11) L’impronta raffigurata in questa fotografia è di un rarissimo leopardo delle nevi, di passaggio nel Sagarmatha National Park.
 
12) Il Dalai Lama è la guida spirituale dei Gelupa, la scuola buddhista riformata che si rifà agli insegnamenti di Lama Tzong Khapa. 
 
13) La più alta percentuale di morti per il mal di montagna acuto si trova sul Cho Oyu (8.188 metri), dove 8 delle 28 morti registrate sopra il campo base sono da ascrivere al mal di montagna (29%). In seconda posizione troviamo il Kanchenjunga (8.586 metri) con 3 morti a causa del Mam su 23 (13%), poi il Dhaulagiri (8.167 metri), con il 5% di morti per il mal di montagna (2 su 40), e per ultimo l’Everest (8.848 metri), con una percentuale del 3 % (5 su 114). Le maggiori cause di morte sull’Everest sono la caduta e i congelamenti.
14) Per riconoscere facilmente la totalità delle rocce di una vallata devo osservare i ciottoli trasportati dal fiume in fondovalle. 
 
15) Il costume tipico delle donne Hunza, che vivono nelle Northern Areas del Pakistan, è quello raffigurato nella fotografia A. L’immagine B ritrae la shalwar qamize, la C il sahri indiano, la D il burka.

 
16) Sebbene tutti e quattro gli alpinisti citati siano stati al Kanchenjonga nel 1995, colui che guidava la spedizione che aveva tra le sue fila il valdostano Abele Blanc era il celebre alpinista italiano Sergio Martini, che nel 2000 è diventato il settimo uomo al mondo ad aver scalato tutti e 14 gli ottomila della Terra.
 
17) Una delle storiche imprese compiute da Carlo Mauri fu la prima invernale sulla Nord della Cima Ovest di Lavaredo  (2.793 metri) con Walter Bonatti. La salita è del 1953.
 
18) Le operazioni di soccorso con l’elicottero sono più difficili quanto più la quota è alta. Oltre i 5.500 metri, il volo dell’elicottero è molto difficile. Ci sono state delle eccezioni permesse da ottime condizioni meteo, macchine estremamente alleggerite e piloti che hanno accettato dei rischi. 
 
19) Se sono in montagna e il mio cellulare satellitare non prende la linea, posso muovermi in modo da avere la massima visibilità del cielo, il cellulare potrebbe trovarsi in una zona di uso limitato o non permesso o potrebbe essersi rotta l’antenna. Ma non è obbligatorio aspettare per avere visibile più di un satellite, perché normalmente la connessione avviene su un satellite per volta, quello che garantisce la migliore connettività.
 
20) Sono in spedizione e, nonostante vari tentativi, il mio PC portatile non va più. Mi conviene evitare di insistere, riportarlo in bassa quota e al caldo e poi riprovare. La quota e il freddo sono delle condizioni limite che eccedono i normali ambiti di funzionamento di un portatile quindi se l’avviamento del sistema non va a buon fine, è meglio non insistere per non creare danni al computer.
 
21) Ecco le immagini degli alpinisti da cui sono stati tratti i ritagli di occhio che avete cercato di indovinare.
 
Luca Maspes
Simone Moro
Reinhold Messner
Nives Meroi
Hervè Barmasse
Daniele Bernasconi

 
 
   
Le domande sono state elaborate e certificate dai ricercatori e dagli esperti d’alta quota del Comitato Ev-K²-Cnr. Speriamo con tutto il cuore che vi siate divertiti a rispondere, anche se alcune, ne siamo consapevoli, erano quasi dei rompicapi. Ma soprattutto speriamo che abbiate scoperto qualcosa di nuovo sulla montagna, che sia una curiosità, un dato, o un consiglio su come comportarsi in alcune situazioni.

 
Rinnoviamo il ringraziamento a tutti coloro che, numerosissimi, hanno aderito all’iniziativa lanciata dal Comitato Ev-K²-Cnr e promossa dai nostri portali per promuovere la cultura di montagna.

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