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Stambecchi lombardi liberati in Dolomiti per il ripopolamento

La liberazione dello stambecco (Photo provincia.bz.it)
La liberazione dello stambecco (Photo provincia.bz.it)

BRAIES, Bolzano — Un giovane stambecco lombardo è stato trasferito e liberato nei giorni scorsi sulla Croda del Becco, la montagna di 2810 metri del gruppo della Croda Rossa d’Ampezzo. Si tratta della prima di una serie di operazione, volte al ripopolamento della zona delle Dolomiti di Braies, in Alto Adige, dove la specie di ungulati è praticamente scomparsa.

Il primo atto del piano di ripopolazione della zona della Croda del Becco ha avuto luogo nei giorni scorsi con il trasferimento di un giovane stambecco proveniente dalla parte lombarda del Parco Nazionale dello Stelvio. L’animale è stato liberato in località Ponticello-Campo Cavallo nei pressi di Braies

L’operazione, effettuata dall’ufficio caccia e pesca della Provincia in collaborazione con la locale associazione dei cacciatori, ha lo scopo di ricreare una colonia di questi ungulati nella zona delle Dolomiti di Braies. Si tratta quindi di una prima operazione alla quale ne seguiranno delle altre nei prossimi mesi: ogni animale trasportato in Dolomiti sarà dotato di un apposto marchio ai fini del monitoraggio dell’azione.

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3 Commenti

  1. Mi auguro che tutto venga svolto con riguardo ai poveri esiliati. finora, nelle zone in cui ancora si trovano in abbondanza, come Valle d’Aosta ed Engadina, non ho quasi mai visti stambecchi solitari, ma quasi sempre in gruppi, anche numerosi. Questo povero stambecco esiliato da solo mi fa un po’ pieta’. ATi

    1. Gli stambecchi liberati furono 5, ma nell’articolo non è stato specificato. Altri stambecchi erano presenti sul versante bellunese del sistema montuoso.

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