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Trentino, banchetto leghista con carne d'orso: i Nas fermano tutto

Menu a base di orso (Photo trentinocorrierealpi.gelocal.it)
Menu a base di orso (Photo trentinocorrierealpi.gelocal.it)

PRIMIERO, Trento — Orso ai ferri, tra braciole e spezzatini. Questo il menu proposto ad una sagra della Lega Nord trentina, con l’obiettivo di protestare contro la reintroduzione degli orsi sulle Alpi, che in molti casi ha causato problemi sul territorio. L’originale banchetto, però, è stato bloccato dai Nas, con l’accusa di importazione illegale di carne dalla Slovenia, peraltro appartenente ad una specie protetta.

La vicenda ha del surreale, ma è accaduta questo weekend a Primiero, un paese non lontano da Trento. Qui alcuni rappresentanti della Lega Nord avevano organizzato una festa con pranzo e cena a base di carne di orso. L’obiettivo non era tanto gustare una prelibatezza, ma lanciare un segnale forte di protesta contro il progetto ‘Life Ursus’ promosso dal parco naturale Adamello Brenta per la reintroduzione dei plantigradi dalla Slovenia.

Per l’occasione erano stati acquistati oltre 50 chilogrammi di carne di orso dalla Sloveni, dove gli orsi si possono cacciare. Quasi la metà erano già stati cotti quando alla festa sono arrivati Nas dei carabinieri, che hanno bloccato la vendita di carne. Motivi tecnici, innanzitutto: secondo quanto riferito dalla stampa locale, mancavano alcuni documenti tra cui la certificazione Cites, la Convenzione di Washington sul Commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione.

La cosa ha ovviamente scatenato un coro di reazioni indignate da parte delle associazioni ecologiste, ma anche dei ministri Franco Frattini, Stefania Prestigiacomo e Michela Vittoria Brambilla.
”Siamo esterrefatti da quanto la Lega ha voluto politicamente promuovere con questa iniziativa – ha dichiarato alla stampa Massimiliano Rocco, responsabile specie Wwf Italia -. Se voleva essere una provocazione non serviva commettere un reato importando illegalmente carne di una specie protetta. Una condotta inaccettabile per un partito di Governo. Tutto questo mette anche a serio rischio la credibilità dell’Italia nello sviluppo dei progetti internazionali a tutela dell’orso”.

“Non saranno pochi chiloi di carne di orso a fare saltare un Governo – ha dichiarato il senatore trentino Sergio Divina -. Quanto è successo ha esaltato il fine della nostra proposta: portare l’attenzione sull’orso, che e’ un vero problema. Forse e’ ora di rivedere il progetto di reintroduzione che e’ costato non poche lire al Trentino”.

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2 Commenti

  1. Non si possono affrontare problemi seri con azioni serie? E’ noto che personalmente sono molto critico riguardo al progetto, del tutto artificiale, di reintroduzione dell’orso da zona dalle quali si era auto escluso. Ma qui siamo ancora una volta alle manifestazioni “teatrali’, senza alcun contenuto al di fuori della pura provocazione, AT

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