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Trento Filmfestival, il Tibet dei nomadi conquista la giuria

Summer pasture - un'immagine del film vincitore della 59esima edizione del Trento Film Festival
Summer pasture - un'immagine del film vincitore della 59esima edizione del Trento Film Festival (Photo Trentofilmfestival.it)

TRENTO — “Summer pasture” è il film vincitore della 59esima edizione del Trento Film Festival. La pellicola dei registi americani Lynn True e Nelson Walker, racconta la vita di una famiglia nomade tibetana nella remota provincia del Sichuan, nel Tibet orientale. La celebre kermesse del cinema di montagna ha chiuso i battenti ieri a Trento, ma è già pronta a sbarcare a Milano: tutto il meglio dell’ultima edizione sarà infatti ospite di Alt(r)ispazi, a partire da domani e per tutta la settimana.

La Genziana d’oro città di Treno è andata dunque a “Summer pasture”, il film che ha dimostrato più di tutti elevate qualità artistiche, corrispondenti agli obiettivi culturali cui il Festival si ispira. “In questo film ci siamo profondamente innamorati dei personaggi – recita il verdetto della giuria -, e siamo grati ai registi che ci hanno permesso di conoscere da vicino la vita nomade in un modo così intimo. Vivere con i nomadi attraverso le stagioni ci ha mostrato che le sfide e le ricompense della vita sono universali. La tenda, centro del mondo nomade, si è così trasformata nel centro anche del nostro mondo”.

La Genziana d’oro del Club alpino italiano per il migliore film di alpinismo premia il regista inglese Alastair Lee, per “The Asgard Project”. “Un ottimo esempio nel suo genere – si legge nelle motivazioni -, questo film ci presenta un eclettico gruppo di scalatori e avventurieri, facendoci provare e capire la loro esaltazione e paura, fino alla fine. L’esperto utilizzo da parte del regista di tecniche cinematografiche differenti crea un film bello e frenetico. Ma sono stati i personaggi, il loro umorismo e cameratismo pur di fronte alle mutevoli condizioni atmosferiche, a catturare maggiormente la nostra attenzione e ammirazione”.

Ultima Genziana d’Oro, quella della città di Bolzano, rivolta al miglior film di esplorazione o avventura, è andata a “Pare, escute, olhe”,del portoghese Jorge Pelicano. “Malgrado questo non sia un film di esplorazione nel senso tradizionale – recita il comunicato stampa -, si tratta dell’esplorazione di qualcosa che abbiamo forse sottovalutato: ci mostra cosa succede alla gente quando un sistema politico è influenzato più dagli interessi privati che da quelli della comunità. Non solo abbiamo l’occasione di diventare familiari con i simpatici personaggi, ma conosciamo anche questo angolo poco noto del Portogallo e la realtà europea odierna. Il film è un brillante esempio di cinema capace di farci riflettere”.

Questi come sempre i 3 premi più importanti del Trento FIlm Festival. Per quanto riguarda invece le 3 Genziane d’Argento, quella per il miglior contributo tecnico-artistico è andata a “Declaration of immortality” del polacco Marcin Koszalka, quella per il miglior mediometraggio a “Lukomir”, dell’olandese Niels van Koevorden, e quella per il miglior cortometraggio finalmente a un italiano, Yuri Ancarani, premiato per “Il capo”.

Il premio della Giuria è andato al danese Michael Madsen per il film “Into Eternity”, mentre il premio “Luciano Emmer” assegnato dalla giuria del direttivo del Sindacato Nazionale dei giornalisti cinematografici e dalla prima firma del cinema del Gruppo QN – Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione Silvio Danese, è stato assegnato ai registi Andrea Fenoglio e Diego Mometti autore di “Il popolo che manca”. Infine i premi del pubblico vanno a “Happy People” e “180° South”.

La giuria della 59esima edizione era composta quest’anno da Marianne Chaud (Francia), Leena Pasanen (Finlandia), David Breashears (USA), Giorgio Fornoni (Italia) e da Andreas Pichler (Italia).

I film premiati al Trento FilmFestival iniziano ora il tour presso le maggiori rassegne cinematografiche italiane e straniere. Il primissimo appuntamento per coloro che non fossero stati a Trento, è proprio per questa settimana a Milano. Presso lo Spazio Oberdan infatti, da domani a domenica il meglio del Festival sarà ospite di Alt(r)ispazi: proiezioni, incontri con grandi alpinisti e autori di libri di montagna, attendono il grande pubblico milanese.

 

Info e Foto: trentofestival.it

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