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Val Venosta: dove la ferrovia funziona ad energia solare

Pannelli solari alla stazione di Coldrano, Val Venosta
Pannelli solari alla stazione di Coldrano, Val Venosta

BOLZANO — Stazioni e treni ad energia solare. Questa la novità introdotta in Alto Adige, sulla ferrovia della Val Venosta che collega Merano e Malles: la Strutture trasporto Alto Adige, che già da tempo investe sulle energie rinnovabili, ha tappezzato la linea ferroviaria di pannelli solari che ora producono la metà dell’energia necessaria al suo funzionamento.

Il tratto interessato dal progetto, realizzato grazie al programma statale di incentivazione delle energie rinnovabili, è quello tra Lagundo e Malles: quindici stazioni in tutto, dove pensiline e tetti sono stati coperti con pannelli solari. Il sistema produce energia per far funzionare gli scambi, l’impianto di controllo, i segnali e le barriere e ferroviarie e l’illuminazione delle banchine.
Secondo il comunicato stampa della Provincia, la Sta prevede di produrre annualmente circa 285.000 kWh dai pannelli fotovoltaici installati sui tetti delle stazioni e delle pensiline lungo la linea.
L’assessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann si è detto particolarmente soddisfatto di questa misura realizzata sulla base di considerazioni di ordine ecologico ed economico e promette una ulteriore incentivazione della produzione di energia rinnovabile nell’ambito della mobilità provinciale.

BOLZANO — Stazioni e treni ad energia solare. Questa la novità introdotta in Alto Adige, sulla ferrovia della Val Venosta che collega Merano e Malles: la Strutture trasporto Alto Adige, che già da tempo investe sulle energie rinnovabili, ha tappezzato la linea ferroviaria di pannelli solari che ora producono la metà dell’energia necessaria al suo funzionamento.
Il tratto interessato dal progetto, realizzato grazie al programma statale di incentivazione delle energie rinnovabili, è quello tra Lagundo e Malles: quindici stazioni in tutto, dove pensiline e tetti sono stati coperti con pannelli solari. Il sistema produce energia per far funzionare gli scambi, l’impianto di controllo, i segnali e le barriere e ferroviarie e l’illuminazione delle banchine.
Secondo il comunicato stampa della Provincia, la Sta prevede di produrre annualmente circa 285.000 kWh dai pannelli fotovoltaici installati sui tetti delle stazioni e delle pensiline lungo la linea.
L’assessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann si è detto particolarmente soddisfatto di questa misura realizzata sulla base di considerazioni di ordine ecologico ed economico e promette una ulteriore incentivazione della produzione di energia rinnovabile nell’ambito della mobilità provinciale.

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Un commento

  1. La ferrovia della Val Venosta non è elettrificata e funziona a gasolio. Semmai sono i servizi ferroviari (comunque di per sé costosi) ad essere alimentati già per metà da energia solare.

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