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Grenoble: Suv e 4×4 banditi dal centro città?

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GRENOBLE — Dal 2012 niente più 4×4 nel cuore di Grenoble, capitale dell’alpinismo francese. Per amore dell’ambiente e per migliorare la qualità dell’aria, il comune  ha deciso di aderire ad un progetto pilota del Ministero dell’Ambiente, che vuole testare il metodo delle “zone prioritarie” nelle città, che altrove ha portato quasi a dimezzare i livelli di inquinamento.

Suddividere le città in diverse “zone d’azione prioritarie per l’aria”, alle quali corrispondono determinati divieti di circolazione, è un metodo di origine tedesca che sembra offrire ottimi risultati: secondo quanto riferito dalla Cipra, diverse città europee hanno ridotto l’inquinamento dell’aria di percentuali tra il 20 e il 40 per cento.
In Francia, questo sistema verrà introdotto in 6 città pilota all’inizio del 2012. Il Ministero ha già diviso in classi di “dannosità ambientale” i veicoli in circolazione sul territorio nazionale. I comuni definiranno poi quali di queste classi non potranno per esempio circolare nelle diverse zone, per esempio in centro. Il divieto coinvolge, primi fra tutti, i quelli a trazione integrale o con vecchi motori diesel.
Il sistema avrebbe voluto essere adottato anche da alcune città svizzere, ma il Governo federale si è rifiutato di creare le zone prioritarie.

GRENOBLE — Dal 2012 niente più 4×4 nel cuore di Grenoble, capitale dell’alpinismo francese. Per amore dell’ambiente e per migliorare la qualità dell’aria, il comune  ha deciso di aderire ad un progetto pilota del Ministero dell’Ambiente, che vuole testare il metodo delle “zone prioritarie” nelle città, che altrove ha portato quasi a dimezzare i livelli di inquinamento.
Suddividere le città in diverse “zone d’azione prioritarie per l’aria”, alle quali corrispondono determinati divieti di circolazione, è un metodo di origine tedesca che sembra offrire ottimi risultati: secondo quanto riferito dalla Cipra, diverse città europee hanno ridotto l’inquinamento dell’aria di percentuali tra il 20 e il 40 per cento.
In Francia, questo sistema verrà introdotto in 6 città pilota all’inizio del 2012. Il Ministero ha già diviso in classi di “dannosità ambientale” i veicoli in circolazione sul territorio nazionale. I comuni definiranno poi quali di queste classi non potranno per esempio circolare nelle diverse zone, per esempio in centro. Il divieto coinvolge, primi fra tutti, i quelli a trazione integrale o con vecchi motori diesel.
Il sistema avrebbe voluto essere adottato anche da alcune città svizzere, ma il Governo federale si è rifiutato di creare le zone prioritarie.

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