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Disastro in Dolomiti, bruciano da 3 giorni le montagne di Feltre

L'incendio in una foto scattata dal Monte Grappa (Photo Manuele Costantinis - La Voce del Nordest)
L'incendio in una foto scattata dal Monte Grappa (Photo Manuele Costantinis - La Voce del Nordest)

Updated – FELTRE, Belluno — Bruciano i boschi del Monte San Mauro, nelle Dolomiti bellunesi. L’incendio è scoppiato domenica scorsa vicino a Feltre, nel Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi, ma ancora oggi proseguono le operazioni di spegnimento. Il rogo infatti, si starebbe propagando molto velocemente e la densa coltre di fumo starebbe limitando la visibilità dei mezzi aerei. Secondo quanto riferisce il Giornale della Protezione civile, i lanci al momento vengono effettuati solo dagli elicotteri, perché i Canadair non sono ancora intervenuti, costretti a terra dal mancato rinnovo del contratto tra lo Stato e la società che li gestisce. Oggi però è giunto in aiuto anche l’esercito con il potente elicottero da trasporto a due rotori Ch 47.

Sul posto attualmente operano un centinaio di persone, tra gli uomini del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato, dei Servizi Forestali Regionali, dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. La densa cappa di fumo che avvolge la montagna starebbe rendendo difficile l’intervento dei mezzi aerei, ma oggi sono potute partire anche le operazioni via terra, rese impossibili fino ieri anche dalla caduta di sassi dai fianchi più alti della montagna.

Incendio In Dolomiti (Foto di Renato Bortot)

L’incendio, secondo il Giornale della Protezione civile, quasi sicuramente colposo, avrebbe un fronte di due chilometri tra monte San Mauro, monte Grave e Valle di San Martino e avrebbe già distrutto oltre 150 ettari del Parco. Il lavoro svolto ieri ha evitato l’avvicinamento delle fiamme alle casere e alle frazioni alte del Comune di Feltre, che rischiavano di essere interessate dal fuoco. La concentrazione degli sforzi nei settori bassi, assieme all’impossibilità di intervenire in quota per la presenza di fumo, ha fatto sì che il rogo si sia spostato in alto, raggiungendo la vetta del monte Grave, con alcuni focolai segnalati anche verso la Val Canzoi.

“Nonostante quello che i forestali stanno facendo – ha dichiarato il direttore del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi Nino Martino -, la difficoltà di operare in montagne acclivi come le nostre ci da la certezza che il danno sarà gravissimo”. Gravissime saranno le conseguenze per la vegetazione secondo Martino, mentre la fauna potrebbe essere fuggita, tranne gli animali in letargo, probabilmente sopraffatti dalle fiamme.

Info: http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/?pg=1&idart=2739&idcat=3

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