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Falso allarme per gruppo speleologi bloccato sulle Apuane

Galleria fossile dell'Antro del Corchia (Photo geologitoscana.net)
Galleria fossile dell'Antro del Corchia (Photo geologitoscana.net)

STAZZEMA, Lucca — Erano stati dati per dispersi, si temeva che fossero bloccati nell’Antro del Corchia, e invece stavano bene gli 8 speleologi che si trovavano nella celebre grotta delle Alpi Apuane in Alta Versilia. Il falso allarme era partito dal cellulare lasciato in macchina, appartenente a uno di loro: questi aveva infatti programmato l’invio di un sms di richiesta di aiuto per precauzione, ma invece di indicare come orario di invio le 22.30, l’aveva erroneamente programmato per le 10:30.

Questa almeno la ricostruzione dei fatti dei Carabinieri, secondo quanto riferito dalla stampa locale. Così del resto si spiegano fatti altrimenti davvero misteriosi, che hanno fatto scattare l’allarme al 118 proprio alle 10.30 del mattino.

La terza zona speleologica Cnsas, appartenente al Servizio regionale Toscana, è stata chiamata per cercare il gruppo di speleologi che risultava disperso nell’Antro del Corchia, sul monte Corchia. In circa mezzora i soccorritori sono arrivati sul posto e sono entrati nella grotta.

Il gruppo dei presunti dispersi, all’oscuro di tutto, è stato raggiunto intorno alle 2 del pomeriggio ed è stato fatto uscire dalla cavità. Gli speleologi stavano prendendo parte a una campagna di mappatura delle zone non turistiche della grotta, organizzata dalla Federazione Speleologica Toscana al fine di aggiornare la topografia della cavità.

Lo speleologo che ha fatto partire il messaggio, secondo quanto riferisce l’Ansa, è stato denunciato per procurato allarme.

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