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Polemica in Austria: troppi istruttori di sci stranieri

Lezione di sci (Photo Getty courtesy of www.metro.co.uk)
Lezione di sci (Photo Getty courtesy of www.metro.co.uk)

VIENNA, Austria — Un terzo degli istruttori di sci operanti sulle montagne austriache viene dall’estero. Un fenomeno che rischia pericolose conseguenze sulla sicurezza in pista, perchè gli stranieri non conoscono bene i comprensori. Questa la polemica scoppiata nei giorni scorsi sui giornali austriaci, che parlano di un pericoloso abbassamento del livello di insegnamento sulla neve.

Si parla di 2000 istruttori di sci e snowboard stranieri su un totale di 6000. Secondo quanto riferito dalla Kronen Zeitung e dal sito Austriantimes.at, la maggior parte viene dalla Germania e dall’Olanda. Ma risulta crescente il numero di istruttori a basso costo provenienti dall’Est Europa.

“Li vedi sulle piste con in mano una mappa per capire dove sono – si legge sul quotidiano austriaco -. Molte volte vengono qui solo per una giornata o brevi periodi, e la loro preparazione è limitata. I maestri di sci austriaci, invece, devono fare lunghi corsi teorici e pratici per superare gli esami ed essere aggiornati”.

Il fenomeno rischia di provocare un crollo negli introiti delle scuole di sci austriache e quindi negli stipendi dei maestri. Un problema che in realtà riguarda tutto il settore del turismo invernale: secondo le statistiche dell’istituto Manova, cresce il numero di lavoratori extraeuropei impiegati nei lavori stagionali, non solo in Austria ma anche in Italia. Come mai? Secondo gli industriali intervistati dalla stampa austriaca, gli stranieri sono più propensi ad accettare cattive paghe.

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