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Dalla città ai pascoli delle montagna: il film "Sentire l'aria" a Biella

Sentire l'aria (Photo sentirelaria.it)
Sentire l'aria (Photo sentirelaria.it)

BIELLA — Una storia d’altri tempi. Un adolescente che lascia gli studi per diventare un pastore nomade sulle montagne della provincia di Biella, e vivere una vita a contatto con la natura. Questa la storia raccontata nel documentario “Sentire l’aria” realizzato dal regista Manuele Cecconello. Il film sarà proiettato a Biella oggi, venerdì 12 novembre, presso il Palazzo Ferrero.

“Sentire l’aria” non è in realtà solo un documentario, ma anche un libro, edito da Prospettiva Nevskij, e una mostra fotografica esposta fino al 19 novembre presso lo Spazio Cultura della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Si tratta di un viaggio attraverso le immagini, nel segreto che lega il ragazzo alla solitudine dei pascoli, alla ricerca di una nuova identità e di una possibile economia basata sui prodotti del territorio.

Andrea, un ragazzo di 16 anni figlio di un padre chirurgo e di una madre insegnante, ha scelto di lasciare gli studi per fare il pastore nomade nel Biellese. Ha scelto una vita all’aria aperta, a contatto con gli animali: una chiave per capire l’esistenza, una via per diventare uomo. Una troupe composta dal regista Manuele Cecconello, dal fotografo Andrea Taglier e dall’operatore Claudio Pidello, ha seguito il giovane e Niculìn, il pastore anziano cui si è affiancato, nel corso di quasi due anni, lungo i vari spostamenti del gregge per documentarne la vita all’aria aperta.

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