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Alpini, razza in estinzione in Val d'Aosta

Gli alpini
Gli alpini

AOSTA — Il fenomeno, a dire il vero, è piuttosto triste: come perdere un pezzo di storia a cui siamo molto affezionati. Sì perché pare che il numero degli alpini nella caserme valdostane sia drasticamente diminuito, nell’ordine delle 20 volte nel giro di vent’anni.

Negli anni Novanta erano 6000 le penne nere di stanza nella regione alpina. Già pochi rispetto agli anni del Dopoguerra, quando migliaia e migliaia di reclute popolavano caserme, garritte e casematte, e centri d’addestramento valdostani. Ma ancora moltissimi rispetto agli attuali 300 soldati rimasti ad Aosta e provincia.

E’ l’effetto della riforma della leva obbligatoria, avvenuta nel 2005, che ha determinato pesanti ripercussioni anche sul tessuto sociale regionale. E dire che la città di Aosta per decenni è stata sede del Centro addestramento reclute (Car) e nelle sue caserme vivevano oltre 5.000 soldati.

Ora i militari effettivi sono scesi a 300 distribuiti tra le caserme “Ettore Ramires”, “Cesare Battisti”, il Centro di addestramento alpino “Castello Cantore” di Aosta e la caserma “Luigi Perenni” di Courmayeur.

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