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Alemanno a Roccaraso: occorre una legge per lo sviluppo dei territori di montagna

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Gianni Alemanno a Roccaraso

ROCCARASO, L’Aquila — “Serve una legge sulla montagna, che risarcisca questo territorio di tutte le risorse che fornisce alle aree urbane e si occupi di aiutare lo sviluppo del territorio. Bisogna andare oltre le regioni a statuto speciale”. Questo il monito lanciato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno durante il convegno “Montagna è” di Roccaraso, tenutosi domenica 31 ottobre nel cuore dell’Appennino.

Protagonisti del convegno promosso dall’associazione Roccaraso è presieduta da Alessandro Amicone, insieme ad Alemanno, sono stati Giovanni Morzenti presidente della Fisi, Agostino Da Polenza presidente del Comitato EvK2Cnr, Gianfranco Giuliante, vicepresidente Federparchi, Giandonato Morra, assessore trasporti della regione Abruzzo, e Salvatore Santangelo, giornalista.

Alla tavola rotonda, in cui si è discusso di montagna sotto gli aspetti di cultura, impresa, spiritualità e turismo, il primo cittadino di Roma ha rilanciato la necessità di una nuova leva fiscale e dincentivi per le imprese del settore montano.

“Varare una legge per il  risarcimento e lo sviluppo dei territori di montagna – ha detto Alemanno – e sanare  gli squilibri nell’ erogazione delle risorse tra le Regioni  montane di frontiera e quelle del resto del Paese. Serve una legge sulla montagna, che risarcisca questo territorio di tutte le risorse che fornisce  alle aree urbane e si occupi di aiutare lo sviluppo dei  territori montani”.

“Il sistema montagna – ha aggiunto Alemanno – va difeso e preservato anche attraverso la leva fiscale e gli incentivi per le imprese soprattutto per  lo sviluppo delle aree di montagna più interne e meno antropizzate. Guai ad immaginare uno sviluppo del territorio  italiano sul modello di certi paesi orientali, con sei o sette  grandi aree metropolitane ed attorno il vuoto”.

“Occorre certamente – ha detto ancora il sindaco di Roma – un maggiore lavoro in sinergia della Regione Lazio e Abruzzo perchè non c’è solo il Nord o la questione meridionale. C’è la necessità di restituire pari considerazione alle Regioni del centro Italia nell’ erogazione dei finanziamenti per la montagna. Non è possibile che  alcune Regioni, solo perché di confine, abbiano una pioggia di  risorse in loro favore e qui non arriva nulla: non va bene”.

“Bisogna superare le Regioni a statuto speciale – conclude Alemanno –  soprattutto ora che si procede nell’ ottica del federalismo fiscale serve più equilibrio nella distribuzione delle risorse. Abbiamo una grande responsabilità, quella di riportare in montagna un po’ di quella ricchezza che abbiamo spesso prelevato e che continuiamo a  prelevare. Per troppo tempo si è cercato di farlo attraverso soluzioni burocratiche come le Comunità montane, serve invece  un’ adeguata politica fiscale che crei incentivi a fare impresa nelle realtà di montagna”.

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Un commento

  1. E Bravo Alemanno ! Ma a mio parere bisogna prendere spunto dai paese del nord, tipo Svizzera , Germania ,Austria ecc, dove gli animali da pascolo sono AMATI E RISPETTATI. Non come da noi in provincia di Lucca che qualcuno ha fatto togliere le mucche dai pascoli perchè dicono che la loro ” cacca ” è inquinante. Mentre invece le troppe cave di marmo presenti sulle nostre ” ALPI APUANE ” continuano a togliere marmo e scaricano polveri di marmo , idrocarburi e tanti altri veleni nelle nostre falde acquifere. A mio parere dovrebbero ripopolare le nostre montagne da animali da pascolo e tornare a mangiare e bere prodotti genuini come ai miei tempi. Cosi possiamo avere zone pulite, sotto controllo , e la gente torna a lavorare e ripopolare paesi abbandonati.

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