Sulle prime, sembrava che l’uomo fosse rimasto vittima di una brutta caduta. Uscito di casa venerdì sera per andare a correre come faceva di solito, senza portare il cellulare, era stato trovato senza vita nel bosco da un cacciatore la mattina dopo, con fratture esposte della tibia e del perone. Aveva perso molto sangue dalle ferite, che aveva cercato disperatamente di tamponare prima di perdere conoscenza e spirare.
Una volta recuperata la salma, però, familiari e inquirenti si sono accorti di altre ferite all’inguine e ai glutei e di diverse lacerazioni alle mani. “Erano in diversi punti, sembravano tracce di un combattimento” ha detto il fratello dell’uomo al Giornale di Lecco.
Così, è nata l’ipotesi dell’aggressione da parte di un cervo, che molte volte è stato visto nella zona. In questo periodo, l’animale vive la stagione degli amori e fra i maschi sono frequenti i combattimenti. Le ferite, secondo i medici, sarebbero compatibili con un attacco ripetuto da parte dell’animale.