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Aiut Alpin: oltre 300 soccorsi nei mesi estivi

L'elicottero dell'Aiut Alpin
L'elicottero dell'Aiut Alpin (Photo Roland Oster courtesy www.aiut-alpin-dolomites.com)

BOLZANO — Trecentoventuno interventi, di cui la metà per escursionisti e alpinisti dispersi in montagna. Ecco il bilancio dell’Aiut Alpin Dolomites, che dieci giorni fa ha concluso la sua stagione estiva di attività.

Durante la stagione estiva 2010 l’Aiut Alpin è stato operativo, come da convenzione con l’elisoccorso provinciale, dal 12 giugno fino al 3 ottobre. In questo periodo sono stati effettuati 321 interventi di elisoccorso. La maggior parte sono state emergenze per il recupero di escursionisti in montagna e alpinisti (116 casi). Il resto per incidenti riguardano altre attività di tempo libero, lavoro, su strade, emergenze sanitarie e ricerche dispersi.

Gli interventi in Alto Adige sono stati 286, in Trentino 27, nella provincia di Belluno 8. In totale, sono state soccorse 329 persone, di cui 265 ferite, 34 illese e 30 decedute. La maggior parte era italiana – 209 persone di cui 110 altoatesini, 9 trentini e 2 bellunesi – ma sono molti anche tedeschi e austriaci, in totale 101. Solo 19 turisti provenienti da altre nazioni europee e da oltreoceano.

L’Aiut Alpin, che riprenderà servizio il 4 dicembre per la stagione invernale, sottolinea l’ottima collaborazione con l’elisoccorso della Provincia di Bolzano e la Centrale emergenza 118. A partire dal 1990, Aiut Alpin Dolomites ha effettuato più di 9300 interventi portando aiuto a oltre 9552 persone.

“Un grazie particolare va ai volontari dei due soccorsi alpini Cnsas e Brd – dicono i vertici dell’Aiut Alpin -, ai piloti, verricellisti, medici anestesisti e tecnici di elicottero, che ogni giorno hanno svolto il servizio di pronto intervento presso la base Pontives. Un ulteriore grazie va inoltre a tutti i sostenitori e a coloro che hanno versato un contributo rendendo così possibile il nostro servizio. Chiediamo a tutti i concittadini, che riconoscono il valore civile del nostro volontariato, di continuare nel loro aiuto, perché solo attraverso questa solidarietà possiamo proseguire ad assistere le persone che necessitano di soccorso in montagna e altrove”.

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