AlpinismoAlta quota

Cime su Broad e sui Gasherbrum. Tutto pronto sul K2

I cechi in cima al GII
I cechi in cima al GII (www.explorersweb.com)

ISLAMABAD, Pakistan — La finestra di bel tempo dello scorso weekend, oltre all’incredibile performance di Alberto Inurrategi, ha regalato altre cime in Karakorum, sul Broad Peak e sui due Gasherbrum. Ma gli occhi, ora, sono puntati sul K2, dove tra una settimana partirà un massiccio attacco alla vetta.

Sul Broad peak, dalla via normale, sono saliti, nonostante le pessime condizioni, due slovacchi: Tomas Rigoci e Jano Dolezal. Hanno fatto la cima sabato, poi esausti hanno bivaccato a 7.800 metri. Erano attesi al base lunedì, ma sono arrivati soltanto ieri, completamente stremati. In vetta anche il sudafricano Mike Horn con la guida svizzera Kobi Reichen, senza ossigeno, anche loro dalla normale.

Altre vette sono state registrate sul Gasherbrum II. I cechi Radek Jaros, Libor Uher e Petr Masek sono andati in cima questo weeekend, mentre la domenica precedente ci era riuscita la spedizione francese guidata da Ludovic Challeat con alcuni polacchi di Jacek Teler. In vetta anche alcuni clienti della spedizione commerciale Altitude Junkies coordinata da Phil Crampton e due coreani.

Solo una cima invece sul GI, versante sud. E’ quella del colombiano Lucho Ossa, riferita dal sito ElEspectador.com. La vetta è, però, ancora da confermare. La spedizione italiana che quel giorno si trovava al campo base Nord del GI ha visto infatti qualcuno dirigersi in cima, ma ritornare indietro pochi metri sotto, senza toccarla.

Lunedì mattina, sul GI, hanno tentato anche Don Bowie e Alexej Bolotov, ma sono stati fermati dalle cattive condizioni della neve. “Era un giorno perfetto per la cima – ha detto Bowie -. Niente vento, niente nuvole nè precipitazioni, ma non siamo riusciti a toccare la cima. Eravamo 100 metri sotto, potevamo vederla ma non raggiungerla. La neve ci arrivava al petto”.

Tutto è pronto, invece, sul K2 dove tra una settimana, forse meno, diverse spedizioni tenteranno già la cima. Sono quella di Gerlinde Kaltenbrunner, quella di Fredrik Ericsson che vuole scendere con gli sci, l’italiana di Giuseppe Pompili e una polacca.

Sul K2, si è registrato nei giorni scorsi anche un decesso. Si tratta di un alpinista bulgaro, Petar Georgiev Unzhiev, membro della spedizione internazionale ATP. Secondo le informazioni raccolte da Explorersweb, stava scalando da solo ed è stato trovato morto nella sua tenda di campo due, probabilmente per mal di montagna. Secondo il volere della famiglia, è stato sepolto lassù.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close