Si è disputata il 26 e 27 Giugno la nona edizione del Grand Raid du Cro Magnon, gara di corsa in montagna Ultra-Trail tra le piu’ importanti in Europa che si svolge nelle Alpi del Sud a cavallo tra Italia e Francia con partenza da Limone Piemonte in provincia di Cuneo ed arrivo a Cap d’Ail in riva al mare sulla Costa Azzurra a due passi da MonteCarlo.
Non tragga in inganno il fatto che si scende dalle montagne al mare, il percorso è duro e selettivo, nella prima parte si svolge in quota prima attraverso i forti della zona del Col di Tenda, poi con il passaggio attraverso il Parco del Mercantour per scendere a Sospel ed attaccare l’ultima asperità rappresentata dalla Cime Baudon prima della parte terminale verso La Turbie e poi l’arrivo sulla Plage de Marquette di Cap d’Ail, tradotto in numeri: 110 km lo sviluppo ed un dislivello complessivo di oltre dodicimila metri di cui 5.500 in salita; oltre al percorso integrale con circa quattrocento atleti alla partenza nel pomeriggio è partita un’altra competizione parallela sulla seconda metà del percorso: il Neander-Trail con un centinaio di corridori trailer.
Grossi nomi nell’albo d’oro della manifestazione, tra tutti spiccano quelli di Marco Olmo vincitore delle prime sei edizioni e di Dawa Sherpa vincitore nell’ultima edizione, ridotta per problemi di neve, del 2008; questa edizione invece si è svolta sul percorso pressochè integrale ed ha messo a dura prova i concorrenti, sia i migliori che gli amatori il cui unico obiettivo e raggiungere il traguardo : i ritiri e gli abbandoni hanno sfiorato la percentuale del trenta percento sul numero dei partenti.
Vittoria per il francese Antoine Guillon in 13 h 42 m davanti a Yann Bricoux tra gli uomini, mentre tra le donne ha trionfato Virginia Olivieri in 17 h 32 m davanti a Federica Boifava; sulla distanza ridotta del Neander-Trail successo di Massimo Tagliaferri in 5 h 42 m e Magalie Reymonenq in 7 h 12 m. Successo pieno quindi per la manifestazione grazie all’ottima organizzazione ed al buon tempo meterologico, erano presenti francesi, italiani, spagnoli, ungheresi ed altri da tutta Europa ed anche una trailer della Martinica, concordi nel sottolineare la bellezza e l’impegno della gara.
Angelo Saimandi
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