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Buon compleanno Walter: gli 80 anni di Bonatti

Walter Bonatti
Walter Bonatti da giovane

DUBINO, Sondrio – Era il 22 giugno del 1930 quando a Bergamo nasceva uno degli scalatori più forti di sempre, che ha fatto la storia delle Alpi e delle montagne del mondo. Walter Bonatti compie oggi 80 anni. Tantissimi auguri dalla redazione di Montagna.tv a uno dei simboli viventi di un alpinismo epico e romantico.

Il suo periodo d’oro sulle grandi pareti delle Alpi e del mondo va dal 1949 al 1965. Troppe le scalate memorabili che portano la sua firma. Prime impressionanti ripetizioni delle grandi vie classiche, come quelle di Detassis nelle Dolomiti, di Cassin sulla parete nord delle Grandes Jorasses sullo sperone Walker con l’amico Andrea Oggioni, e sulla parete nord-ovest del Pizzo Badile. Poi quella sulla parete est del Grand Capucin, l’incredibile scalata di 6 giorni in solitaria del pilastro sud-ovest del Petit Dru, la via nuova in solitaria invernale sulla nord del Cervino o l’invernale sull’impressionante parete nord delle Grande Jorasses, salendo lungo la Punta Whymper. E questo solo per citarne alcune.

Bonatti, a soli 23 anni, è stato tra i protagonisti della spedizione italiana al K2 che portò nel 1954 alla prima scalata assoluta della “montagna delle montagna”. E’ stato forse quello il momento più nero della sua carriera alpinistica, che lo portò negli anni successivi a preferire un alpinismo in solitaria.

Tornò poi di nuovo in Karakorum quattro anni dopo insieme all’amico Carlo Mauri e al capospedizione Riccardo Cassin per compiere la prima salita del GIV.

Ma davvero difficile è riassumere l’intero curriculum alpinistico ed esplorativo di Walter Bonatti, che oltre alle Alpi e alle montagne himalayane ha compiuto considerevoli scalate in Patagonia, e sulle Ande. Le sue imprese sono rimaste come un mito non solo nell’immaginario collettivo degli amanti della montagna, ma anche in quello del pubblico di massa che seguiva sognante le sue avventure dal sapore epico.

“Per la passione con cui ho affrontato la mia vita – ha dichiarato Bonatti alla Gazzetta dello Sport  -, mi pare di averne vissuto anche il doppio. Ma per la voglia di provare nuove emozioni, me ne sento non più di 40. E questo può essere anche pericoloso alla mia età…”.

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