Il fatto è accaduto nella notte tra lunedì e martedì nel territorio al confine tra Lugo e Lusiana, sull’Altopiano di Asiago. Dino avrebbe attaccato un allevamento uccidendo 3 asini, di cui due femmine gravide. Avrebbe poi rincorso alcune cavalle, anche queste gravide, che per lo sforzo avrebbero abortito.
Lunedì pomeriggio intorno alle 17 il rilevamento tramite radiocollare lo voleva nella zona di Calvene, da dove poi si è spostato rapidamente verso Lusiana. Sabato scorso invece l’orso Dino si trovava a Valstagna, dove è arrivato dopo aver attraversato la Valle dell’Astico. Domenica il segnale non era stato rilevato, ma un escursionista l’aveva individuato nella zona del Cismon sul Grappa.
Dino insomma non si sarebbe ancora diretto, come ipotizzato dagli esperti, verso le montagne del bellunese, dove troverebbe il gruppo di orse con cui accoppiarsi.
“Non vogliamo spaventare nessuno – ha dichiarato qualche giorno fa al Giornale di Vicenza Sonia Calderola, dell’Unità di Progetto caccia e Pesca della Regione Veneto – ma essendo un individuo problematico, con atteggiamenti diversi rispetto agli altri orsi, che tradizionalmente amano starsene in solitudine, lontano dalla gente, Dino continua a rappresentare un potenziale pericolo per l’uomo. In caso di incontro con l’orso, occorre non provocarlo; non bisogna fuggire correndo, ma allontanarsi lentamente, magari parlando ad alta voce”.