Marco Sappa è il sesto a scalare Necromicon in Utah
Il climber e guida alpina della Valle d’Aosta si è aggiudicato questa fessura di 8b+ aperta nel 2011 e ripetuta solo altre cinque volte
Marco Sappa ha recentemente scalato Necromicon, una mostruosa fessura orizzontale di 8b+ trad nell’Utah Canyonlands National Park. Il valdostano, è solo il sesto a salire questa linea, aperta nel 2011 da Jen-Pierre Ouellet e ripetuta per la prima volta da niente meno che Tom Randall e Pete Whittaker nel 2019. Le altre due salite portano la firma di Mary Eden e Brownwyn Hodgins.
“Questa via è sicuramente un bel traguardo per me. Il passo chiave è notoriamente stretto per le mani, si piazzano friend rossi e verdi a tetto…e le mie mani sono notoriamente grosse” aveva detto Pete Whittaker, riferendosi alla taglia della fessura, che definisce il tipo di tecnica di incastro da impiegare. “Non c’è mai una buona scusa per nessuno, c’è sempre una tecnica giusta per le mani di ognuno”.
“Ho iniziato a sognare di salire Necromicon durante il mio ultimo viaggio in Moab, la scorsa primavera” ha scritto Sappa. Il climber ha messo insieme la sequenza chiave alla terza sessione, dopo averla scalata con le protezioni già inserite. Ha poi iniziato a effettuare i primi tentativi da terra: la strategia era quella di passare velocemente la sezione iniziale, così da arrivare al passo chiave non troppo stanco.
Alla quarta e quinta sessione, Sappa è caduto durante i movimenti finali del crux, sopportando voli molto lunghi e sfiorando ogni volta i cespugli alla base della parete. Al sesto giorno è finalmente riuscito a portare la corda in catena. “Sono molto orgoglioso di essere riuscito a pianificare e gestire un progetto come questo dall’altra parte del mondo. E sono molto felice di aver spinto un po’ più in là il mio limite nell’arrampicata in fessura. Questa è sicuramente la fessura più dura che abbia mai scalato, e il progetto più duro dal punto divista psicologico” ha scritto Sappa.



