Pochi giorni al via di MeseMontagna 2025, attesi Nives Meroi ed Hervé Barmasse
A partire da venerdì prossimo e per l’intero mese di novembre, l’imperdibile appuntamento con la rassegna trentina dedicata al meglio dell’alpinismo e dell’esplorazione. Caroline Ciavaldini e James Pearson protagonisti dell’evento inaugurale
«Fil rouge di quest’anno sarà il sogno: motore di scelte, allenamenti, responsabilità e desiderio di superare i propri limiti in maniera consapevole». Parola di Mauro Toniolatti, fra gli organizzatori di MeseMontagna, rassegna che ogni anno, durante il mese di novembre, porta a Vallelaghi, in Trentino, l’alpinismo più trasversalmente inteso, ospitandone i grandi nomi in grado di rappresentarlo e i libri capaci di raccontarlo.
Per mettere a punto la sua edizione 2025, MeseMontagna ha scelto di prendere in prestito una citazione di Walter Bonatti: “Io metto il sogno davanti a tutto”. «E sognare – prosegue Toniolatti – è in assoluto la spinta che porta i nostri ospiti a realizzare le loro imprese. È l’anticipazione della realtà, la ricerca di qualcosa in più, andando spesse volte controcorrente rispetto ai canoni odierni».
Quest’anno, a farci sognare controcorrente con i loro racconti, ci penseranno ogni venerdì ospiti davvero illustri. Si comincia con la coppia formata da Caroline Ciavaldini e James Pearson: ex garista francese lei ed esponente dell’arrampicata trad anglosassone lui, sono impegnati non solo ad esplorare le pareti del mondo in una cordata ormai affiatata ma ad essere anche, e parallelamente, genitori di due bambini ancora molto piccoli. L’incontro con i coniugi Pearson, in programma venerdì 7 novembre alle 20.30 presso il Teatro Valle dei Laghi di Vezzano, sarà dunque una preziosa occasione per esplorare il tema della genitorialità in arrampicata e di come, con la costruzione di una famiglia, cambi decisamente anche l’approccio all’avventura.
Il venerdì successivo, 14 novembre, sempre alle 20.30 e sempre al Teatro Valle dei Laghi, sarà la volta di un graditissimo ritorno. Hervé Barmasse incanterà il pubblico con una serata dedicata non soltanto ai propri successi alpinistici ma anche al coraggio che alcune decisioni richiedono, in contesti difficili come quelli d’alta quota, dove l’abilità e le capacità individuali sono legate a stretto giro con la fragilità umana e la paura di fallire.
Un altro grande nome dell’alpinismo italiano calcherà il palco del Teatro Valle dei Laghi venerdì 21 novembre. Si tratta di Nives Meroi, regina degli Ottomila, che dialogherà con il pubblico in merito ai valori cardine che ispirano da sempre l’andare in montagna suo e del marito Romano Benet. Ad emergere, fra tutti, tematiche quali l’alleanza fra persone, la solidarietà e la collaborazione reciproca, che si configurano come autentici atti di ribellione contro l’individualismo di un tempo altrimenti cinico, come quello in cui viviamo.
Infine, venerdì 28 novembre, il fuoriclasse Filip Babicz, ormai valdostano d’adozione, racconterà al pubblico le proprie imprese, condotte seguendo uno stile di arrampicata veloce e leggero, dettato dal pieno rispetto verso un’etica ferrea e spesso considerata d’altri tempi, che esclude un massiccio utilizzo di materiale ed assistenza, prediligendo l’autenticità e la purezza di una totale autonomia.
Insieme alle serate alpinistiche, spazio anche a tre presentazioni di libri in grado di portarci alla scoperta di una comunità montana altrimenti dimenticata (Zortèa. Biografia di una comunità di Testimoni di Geova trentini. Valle del Vanói, 1919-1945 di Diego Leoni, prevista mercoledì 12 novembre), dentro la storia della catena alpina (Alpi. Antologia delle grandi montagne italiane di Andrea Greci, in programma mercoledì 19 novembre) ed infine a sviscerare tutti i perché dello scioglimento dei ghiacciai, simbolo forse più spaventoso e totale dei cambiamenti climatici (I ghiacciai raccontano di Giovanni Baccolo, mercoledì 26 novembre). Tre momenti di dialogo con gli autori dei rispettivi volumi, che avranno luogo alle 20.30 presso il foyer del Teatro Valle dei Laghi.
Il programma completo di MeseMontagna è consultabile a questo link.
 
                
            
                             
					



