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Pericolo: un anonimo pittore segna le vie sulle creste delle Apuane come se fossero sentieri

La Cresta di Capradossa e la Cresta del Garnerone sono state abusivamente tappezzate di frecce e segnali rossi che inducono a seguirle anche a escursionisti non all’altezza. Rabbia e sconcerto dei (tanti) frequentatori della zona

“Era da solo e già all’apparenza mi sembrava un po’ strano. Mi ha chiesto in prestito un coltellino e se ne è andato”, esordisce Rebecca Lanfranchi, gestrice del rifugio Donegani, sulle Alpi Apuane. “Quando è tornato, ho notato che aveva diverse bombolette di vernice rossa e gli ho domandato a cosa gli servivano. La risposta mi ha raggelato”. L’ignoto escursionista, infatti, ha candidamente spiegato di avere segnato con lo spray il percorso che aveva appena effettuato, in modo da poter essere di aiuto a chi fosse passato dopo di lui. “Non ho potuto fare a meno di riprenderlo”, dice ancora la Lanfranchi, “spiegando che aveva appena compiuto un’azione potenzialmente pericolosa. E che in ogni caso non spetta a un singolo prendere simili iniziative. Non credo che abbia capito, però”.
Il percorso, generosamente, pennellato di rosso è quello della Cresta di Capradossa che porta al Pizzo d’Uccello. Si tratta di un itinerario non particolarmente difficile ma senza dubbio non alla portata di un qualunque sprovveduto che incautamente decidesse di seguire le estemporanee indicazioni.

L’anonimo pittore di rocce apuane, ha lasciato abbondanti tracce anche sulla Cresta del Garnerone che porta al Monte Grondilice. Un itinerario, questo, ben più lungo e impegnativo sul quale non ci si può avventurare senza la necessaria preparazione. La pericolosità dell’azione portata a termine dal pennellatore seriale è evidente. Così come sono evidenti le “G” dipinte sulle rocce: una firma? Un’ulteriore indicazione? Poco importa, in fondo.

Allo sconcerto degli escursionisti che si sono imbattuti nell’opera dell’anonimo pittore, si affianca la voce di Franco Laudanna Del Guerra, presidente delle guide alpine della Toscana: “La nostra è una condanna senza appello. Non si incrementa così la sicurezza, anzi. Tra l’altro sono state dipinte zone dove occorre muoversi con molta attenzione. La roccia è delicata ci sono diversi tratti esposti e tecnici. Ribadiamo con forza che non si può segnare a casaccio. Così si espongono le persone a pericoli che non si aspettano e che forse non sono in grado di gestire”.
Proprio per questo adesso è indispensabile cancellare quelle segnalazioni al più presto. Nella speranza che nessun altro prenda iniziative dello stesso tipo.

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